Covid: vaccino Oxford richiede studi ulteriori

Rai News SALUTE

Quindi lo studio dovrebbe essere di tipo biologico, ossia sulla risposta del sistema immunitario, e non un ritorno indietro al trial clinico"

Lo ammette vertice società farmaceutica produttrice AstraZeneca Covid: vaccino Oxford richiede studi ulteriori L'infettivologo Vella: stop Oxford preoccupa ma rassicura, lo studio dovrebbe essere di tipo biologico, ossia sulla risposta del sistema immunitario, e non un ritorno indietro al trial clinico. (Rai News)

Su altri media

(Fotogramma). "Il cammino del nostro vaccino non si è fermato, come non si è fermato il processo di raccolta dati da consegnare alle agenzie regolatorie e a una rivista internazionale per la pubblicazione. (Adnkronos)

Per scongiurare scenari negativi, è entrata in campo anche la politica, rappresentata nella fattispecie dal ministro britannico dell'edilizia abitativa Robert Jenrick. Nel frattempo, la borsa non apprezza le rassicurazioni del ministro, e il titolo della big pharma scambia al ribasso del -0,76% a 7.869 pence. (Milano Finanza)

Quei risultati erano stati in seguito oggetti di richiesta di chiarimenti e di dubbi su alcuni dati nella comunità scientifica internazionale. Mentre ha precisato che i trial in corso, estesi su oltre 60’000 volontari dopo la recente conclusione di quelli realizzati su un totale di 23’000 persona, proseguono in Europa, come negli Stati Uniti, in Brasile e in Sudafrica. (Ticinonews.ch)

(Foto Fotogramma). Il vaccino anti-Covid sviluppato dall'università di Oxford e Irbm Pomezia e prodotto da AstraZeneca, arrivato alle battute finali della fase 3, dovrà essere sottoposto a un ulteriore studio. (Adnkronos)

Le sue parole sono state comunque seguite da un immediato slittamento della azioni AstraZeneca dello 0,7% alla Borsa di Londra. richiede studi «supplementari». (Corriere del Ticino)

Sulla questione del dosaggio, vi erano state nei giornis corsi richieste di chiarimenti da parte della comunità scientifica internazionale e degli investitori.L'efficacia del preparato in ogni caso resta estremamente promettente, in base ai trial, ha ribadito ieri il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, spiegando che l'avvio dell'iter presso la Mhra segue di una settimana quello già chiesto nel Regno Unito per il candidato vaccino tedesco-americano di Pfizer/BioNTech e rappresenta è "un primo passo significativo" verso la possibile autorizzazione finale per entrambi. (Rai News)