Strage di Ciudad Juárez: così la “migra” chiude tutto e se ne va

Il Manifesto ESTERI

Due video diffusi sui social network inchiodano i responsabili della strage nel centro per migranti di Ciudad Juárez, città messicana al confine con gli Stati Uniti. Nel primo si vedono chiaramente almeno due agenti dell’Istituto nazionale delle migrazioni (Inm), dopo l’incendio che ha causato la morte di 38 migranti, allontanarsi dalla struttura lasciando chiuse le celle mentre i migranti cercavano disperatamente di aprire a calci il cancello. (Il Manifesto)

Su altri media

L’incendio in Messico dove hanno perso la vita circa 39 profughi è una conseguenza del “Title 42” e una responsabilità di Joe Biden? Dalla parte di chi lotta per essere riconosciuto, dell'essere umano e dei suoi diritti. (Ultima Voce)

Un gruppo di migranti si è seduto o inginocchiato a terra davanti alle auto della polizia di frontiera a Ciudad Juárez, al confine tra Messico e Stati Uniti. Si tratterebbe di una protesta per quanto successo il 27 marzo scorso quando 39 persone sono morte tra le fiamme in un centro per immigrati nella città messicana. (Il Sole 24 ORE)

Lo hanno detto le guardie di frontiera statunitensi, precisando che saranno tutti espulsi. (Corriere del Ticino)

Le autorità stanno affrontando crescenti pressioni per spiegare perché le vittime, che provenivano dall’America centrale e meridionale, non sono state liberate. Agenzia (La Sicilia)

La polizia dei Mohawk di Akwesasne sta indagando per determinare la causa della morte. La polizia indaga per scoprire le cause del decesso. (LaPresse)

In Messico muoiono 39 migranti nel centro di detenzione di Ciudad Juarez, chiusi a chiave, sono stati intossicati dai fumi di un incendio. (Famiglia Cristiana)