Inflazione cala un po' ma non sui prodotti «ad alta frequenza»

Il Manifesto ECONOMIA

In ritardo di almeno un mese rispetto agli altri paesi europei, l’inflazione rallenta finalmente anche in Italia. A gennaio, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua. A dicembre era al +11,6%, ma si tratta comunque di un livello che non si registrava da settembre 1984 qui da noi. MENTRE GOVERNO e maggioranza di destra festeggiano arrivando a sostenere che il dato sia figlio «degli interventi in legge di Bilancio», il raffronto con il resto d’Europa riporta tutto alla dura realtà. (Il Manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

Bollette della luce, nel 2022 gli italiani hanno speso il 108% in più: per quattro su dieci un costo insostenibile Carrello della spesa in frenata Rallenta anche la corsa al rialzo del carrello della spesa, con un +12,2% dal +12,6% del mese precedente. (leggo.it)

Inflazione in “netta attenuazione” a gennaio. Secondo le stime preliminari dell’Istat, si registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua. 1' DI LETTURA (Livesicilia.it)

Nonostante l’attenuazione della crescita dei prezzi non bisogna sottovalutare la rilevante portata di un tasso così alto: infatti, con l’inflazione a questo livello, le ricadute calcolate dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori per ogni famiglia sono di 3.009,80 euro annui. (Valledaostaglocal.it)

Era il dato macroeconomico più atteso dagli analisti dopo quello sul PIL. L’inflazione di gennaio è scesa nell’Eurozona all’8,5% annuale dal 9,2% di dicembre. (InvestireOggi.it)

Carovita al 10,1% a gennaio, livello più alto dal 1984. Sono scesi i prezzi di gas e luce, ma aumentati quelli dei carburanti. Intanto, l'Istat ha aggiornato il "paniere" dei prodotti più comprati dagli italiani. (Sky Tg24 )

Il rallentamento dell'inflazione è spiegato in primo luogo dall'inversione di tendenza dei Beni energetici regolamentati (-10,9% su base annua). Rimangono tuttavia diffuse le tensioni sui prezzi al consumo di diverse categorie di prodotti, quali gli alimentari lavorati, gli altri beni (durevoli e non durevoli) e i servizi dell'abitazione, che contribuiscono alla lieve accelerazione della componente di fondo. (Libero Tv )