L’83 per cento dei comuni veneti è a rischio idrogeologico

Il Mattino di Padova INTERNO

L’83 per cento dei comuni veneti è a rischio idrogeologico. Ecco da dove viene il pericolo Ispra: nella regione 2,5 milioni di persone vivono in luoghi che potrebbero essere allagati. «Le cause sono urbanizzazione, abbandono delle zone rurali e cambiamento climatico» Laura Berlinghieri (Il Mattino di Padova)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dopo la tragedia di Ischia, torna d’attualità la fragilità del territorio nazionale. (Chiaro Quotidiano)

In mattinata la partecipazione alla presentazione di «Return - multi-Risk sciEnce for resilienT commUnities undeR a changiNg climate», un Partenariato Esteso realizzato con i fondi Pnrr che l'Università Federico II coordinerà mettendo insieme i 26 soggetti (atenei, enti di ricerca, aziende e Dipartimento della Protezione civile). (ilmattino.it)

C’era una volta un piano per il dissesto idrogeologico, approvato per importanti stralci: aveva collegato un fondo nazionale di 8,5 miliardi ed era stato affidato a una struttura centralizzata a Palazzo Chigi chiamata «Italia sicura» che è stata la sola a mettere un po’ di ordine nel grande Far West della difesa del suolo in Italia. (Il Sole 24 ORE)

E tutto ciò nonostante l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) già dal 2018 avesse classificato l’isola come ad alto rischio di dissesto (Il Fatto Quotidiano)

Il 16,24% del territorio in Toscana presenta un rischio frane elevato o molto elevato. In Liguria, invece, la percentuale è del 12,73%. (LA NAZIONE)

Neppure dopo una serie di interventi che negli anni sono stati messi in campo con l’obiettivo di mitigare le situazioni più in bilico. Ma non esiste un caso Ischia. (ilgazzettino.it)