Elezioni in Portogallo: seggi aperti. Ventura si scaglia contro Lula: “se vinciamo non entrerà nel nostro paese”

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Urne aperte in Portogallo per il rinnovo del Parlamento portoghese. Circa 10,8 milioni di cittadini sono chiamati alle urne per eleggere i 230 parlamentari dell’Assemblea della Repubblica, in seguito alla fine anticipata della legislatura (la tornata era prevista per il 2026), causata da un’inchiesta giudiziaria. In corsa ci sono 15 partiti e tre coalizioni. Un elemento importante è l’ascesa del movimento di estrema destra, Chega, che potrebbe ottenere un considerevole successo. (StrettoWeb)

Se ne è parlato anche su altri media

Il Partito Socialista in carica ha invece conquistato il 28,7% delle preferenze e il suo leader Pedro Nuno Santos ha ammesso la sconfitta. Il partito di destra estrema Chega, fondato cinque anni fa dall'ex prete con la passione del calcio Andre Ventura, è stato votato dal 18% degli aventi diritti facendo passi da gigante nei consensi. (Reggio TV)

In Portogallo una vera manciata di voti divide il centrodestra di Alleanza Democratica dal Partito Socialista alle elezioni parlamentari. Ma il Paese vira decisamente a destra: con una percentuale di voto del 18% che gli permette di quasi raddoppiare i suoi deputati, il partito di destra di Chega è il vero ago della bilancia. (Euronews Italiano)

Exploit di Chega Si sono svolte le elezioni legislative in Portogallo per il rinnovo del Parlamento. (ByoBlu)

I portoghesi hanno premiato le forze di opposizione all'area politica di Antonio Costa: il fronte conservatore moderato di Alleanza Democratica sarebbe il primo partito, con un dato tra il 29 e il 33%. (Sky Tg24 )

Dopo otto anni finisce l’era socialista. Gli elettori portoghesi hanno premiato il fronte conservatore moderato di Alleanza Democratica che risulta il primo partito, con un dato tra il 29 e il 33%. (Open)

Dopo quattro mesi orribili la guerra tra Israele e Hamas si trascina e Israele, che pur non avendo iniziato le ostilità, sembra più isolato che mai nel mondo. Dalla solidarietà e dall’appoggio incondizionato per l’eccidio di 1200 israeliani si è passati alle proteste di massa contro Israele nei campus universitari statunitensi, nelle strade del Regno Unito e delle altre capitali dell’occidente, all’appello con l’accusa di “genocidio” del Sud Africa alla Corte Internazionale di Giustizia. (IlSudest)