G7: Merkel a Trump, non andro' negli Usa di persona

la Repubblica ESTERI

Ma dalla scorsa settimana, per dare un segnale di presunta normalizzazione, Trump ha annunciato di voler organizzare il summit a Washington.

I due si sarebbero scontrati nei giorni scorsi sull’eterno nodo dei finanziamenti alla Nato, sul gasdotto Germania-Russia Nordstream2, su cui gli americani sono tornati a minacciare sanzioni, e sulle relazioni sulla Cina, attualmente tesissime con gli Stati Uniti (la Repubblica)

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"Ho deciso di rinviarlo perché non credo che il G7 rappresenti in maniera adeguata la situazione nel mondo", ha detto Trump. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha annunciato un nuovo rinvio per il summit del G7, inizialmente ricalendarizzato per il prossimo mese di giugno. (Sputnik Italia)

Finora Donald Trump era l'unico contrario tra i leader del G7 a questa collaborazione globale, ma ora teme di lasciare spazio alla Cina. Intanto, Washington si è unita a un gruppo internazionale incaricato di definire le linee guida etiche sull'uso dell'intelligenza artificiale. (Ticinonline)

“Ad oggi, considerando la situazione complessiva della pandemia (di coronavirus, ndr), non può accordare la sua partecipazione personale per un viaggio a Washington”, scrive Politico citando il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert. (L'HuffPost)

Il G7 che Donald Trump voleva tenere a fine giugno alla Casa Bianca sarà rinviato. È quello che il presidente Usa ha detto ai cronisti, dopo aver ricevuto il rifiuto all'invito rivolto ad Angela Merkel (causa pandemia). (L'Unione Sarda.it)

Lo ha comunicato un portavoce del governo tedesco. La cancelliera "ad oggi, considerando la situazione generale della pandemia, non può accettare la sua partecipazione personale per un viaggio a Washington", ha spiegato il portavoce. (AGI - Agenzia Italia)

Trump aveva detto che non ci sarebbe stato «esempio più grande della riapertura» che tenere un vertice di persona in Usa. L’amministrazione Trump si era opposta sostenendo che una eccessiva attenzione alla regolamentazione avrebbe ostacolato l’innovazione americana. (Corriere del Ticino)