Omicidio Terni, parla avvocato presunto assassino “Il ragazzo è prostrato e vuole parlare”

TuttOggi INTERNO

Omicidio Terni, domani l'udienza di convalida dell'arresto del presunto assassino. Attesa per autopsia sulla salma della vittima Bisogna ancora far luce sull’omicidio di Terni che ha portato alla morte del cittadino tunisino Ridha Jamaaoui, ucciso a calci e pugni in strada, sembrerebbe per motivi legati a questioni di viabilità. Saranno comunque le indagini dei Carabinieri di Terni, coordinati dalla Procura della Repubblica, a far luce su una vicenda dai contorni ancora poco definiti, come ammesso dallo stesso Procuratore Capo, Alberto Liguori, nell’ambito della conferenza stampa di ieri, 29 novembre. (TuttOggi)

Ne parlano anche altri giornali

Sull’evolversi delle indagini in relazione all’omicidio di Borgo Bovio interviene il sindaco di Terni Leonardo Latini (Terni in rete)

C'è un fermato, con l'accusa di omicidio, per la morte di Ridha Jamaaoui, 39 anni, ucciso a Terni nella notte tra sabato e domenica in seguito a una lite scaturita da questioni stradali. La tragedia si era consumata alla rotonda di via Romagna, nel popoloso quartiere di Borgo Bovio, a due passi dall’Acciaieria. (LA NAZIONE)

Il dolore per una via spezzata, la brutalità di fatti di sangue di cui la città non riesce a liberarsi per cui continua a contare giovani vittime, la sensazione d’insicurezza, le polemiche sul degrado di alcune zone periferiche. (LA NAZIONE)

I carabinieri hanno fermato un uomo di 26 anni sospettato della morte del tunisino, operaio di 40 anni, che domenica era intervenuto in aiuto di un automobilista italiano, a sua volta aggredito da un altro nordafricano che gli chiedeva soldi per essere stato investito in bici Di Carlotta Lombardo (Corriere della Sera)

Sulla stradina che conduce ai palazzi di via Marche il corpo senza vita di Ridha Jamaooui, 39 anni, tunisino, padre di tre bambini piccoli che vive a Terni da quando era ragazzino. TERNI Le urla spezzano il silenzio della notte. (ilmessaggero.it)

Il 39enne è stato "massacrato" a calci e pugni, ha detto il procuratore capo Alberto Liguori facendo il punto delle indagini condotte dai carabinieri. (LA NAZIONE)