"Sempre e per sempre dalla stessa parte: quella dell'antifascismo militante". Le citazioni dal libro delle polemiche

Secolo d'Italia INTERNO

Pubblichiamo di seguito alcuni stralci del libro di Valentina Mira "Dalla stessa parte mi troverai" (Sem) che dimostrano a chi avesse ancora dubbi che non si tratta di una "storia d'amore" o che non si tratta solo di questo. E' anche un pamphlet politico che giustifica l'antifascismo militante e (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Già, perché se c’è un aspetto divertente della vicenda Mira riguarda proprio il "toto vincitore" del premio Strega 2024. Povera Chiara Valerio. (Secolo d'Italia)

Ognuno ha i Vannacci che si merita, e se quello della sinistra è la giovane autrice romana Valentina Mira, beh, tutto sommato poi così male non è andata. Breve riepilogo delle puntate precedenti. (L'HuffPost)

Ora che il suo libro Dalla stessa parte mi troverai è in finale al Premio Strega, Valentina Mira è tornata a essere oggetti di critiche da parte di esponenti di Fratelli d’Italia e non solo. Ospite di Otto e mezzo, Mira ricordava come gli attacchi fossero iniziato dopo l’uscita di un estratto su L’Espresso, prima di arrivare nelle librerie: «In quell’estratto, riportavo una notizia vecchia, del 2008, di quando Giorgia Meloni mise una corona di fiori in via Acca Larenzia tra le braccia tese su questa croce celtica. (Open)

Tanta polemica attorno a Dalla stessa parte mi troverai di Valentina Mira (Sem), che è tra i dodici finalisti del Premio Strega 2024. E un libro che, dopo essere finito nella dozzina del concorso letterario, le sta dando anche soddisfazioni di popolarità e di vendita. (MOW)

Roma, 7 gennaio 1978, cinque giovani militanti del vecchio Movimento Sociale Italiano sono pronti per uscire dalla sede del partito Acca Larentia, nome della stessa via dove è stata aperta nel Quartiere Tuscolano. (Radio Radio)

Quando l’autrice di “Dalla stessa parte mi troverai”, ultima improbabile eroina di quell’antifascismo in ritardo di ottant’anni a cui si è ridotto il discorso culturale dell’élite saltimbanca, è venuta al mondo, l’ideologia era morta e sepolta. (Liberoquotidiano.it)