“Basta coi silenzi assordanti”: da Roma a Milano migliaia di studenti protestano per le donne uccise. E ricordano Giulia Cecchettin

Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Non fate un minuto di silenzio, ma bruciate tutto. E dico questo in senso ideale”. L’invito lo aveva fatto Elena Cecchettin, rivolta alle telecamere, subito dopo il ritrovamento del cadavere della sorella, Giulia, e dopo la fiaccolata a Vigonovo. Un invito a “una sorta di rivoluzione culturale”. Perché di fronte ai femminicidi e agli atteggiamenti sessisti non si può più restare in silenzio, a guardare. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Sessantasette anni di condivisioni, gioie, dolori e tanta pazienza questo il segreto dell’anno del matrimonio di Adele e Paolo, commercianti storici residenti a Cassino che hanno voluto rinnovare la promessa fatta davanti a Dio con una funzione religiosa. (Frosinone News)

"Giulia, ti vogliamo bene": queste le parole scritte accanto alla gigantografia di Giulia Cecchettin esposta sulla facciata del Municipio di Vigonovo (Venezia) e della Biblioteca del polo culturale di Saonara (Padova). (La Stampa)

L’iniziativa gha preso piede in moltissimi istituti storici di Milano: dal Manzoni al Tenca, dal Vittorini al Carducci, quasi tutti i licei milanesi hanno raccolto l'appello di Elena Cecchettin e, oltre a fare rumore invece di osservare un minuto di silenzio, hanno dato vita a diversi flash mob per ricordare Giulia. (IL GIORNO)

Oggi alle 11:00 tutte le scuole d’Italia si sono fermate per rispettare un minuto di silenzio in memoria di Giulia e di tutte le donne vittime di violenza. Marcello Pacifico (ANIEF): “Oggi piangiamo per un’altra vita spezzata in nome dell’amore, un amore malato che di amore non ha proprio niente. (Orizzonte Scuola)

Piazza San Francesco, nel cuore di Ravenna, ieri sera era piena di persone. Una piazza riunita, in memoria di Giulia Cecchettin, la studentessa dell’Università di Padova, uccisa dall’ex fidanzato. E sono stati proprio gli studenti ravennati, con un’iniziativa spontanea, a darsi appuntamento in piazza. (ravennanotizie.it)

Noi siamo sempre genitori di bravi ragazzi, scarafoni belli a mamma lor… E quale genitore potrebbe dire il contrario? Lo pensano tutti i genitori. (La Stampa)