La psicologa del caso Alessia Pifferi: «Spaventata e umiliata, lavoro in carcere da 30 anni ma ora ho deciso di andarmene»

Corriere Milano INTERNO

Indagata assieme alla collega psicologa penitenziaria Letizia Marazzi dal pm milanese Francesco De Tommasi per le ipotesi di falso ideologico e favoreggiamento di Alessia Pifferi, cioè per aver secondo l’accusa contribuito a creare falsi presupposti clinici per consentire alla pure indagata avvocato Alessia Pontenani di chiedere alla Corte d’Assise una perizia mentale sulla madre imputata di aver lasciato morire di stenti la propria figlia Diana di 18 mesi, la psicologa del carcere di San Vittore, Paola Guerzoni, nell’interrogatorio di stamattina, 31 gennaio, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. (Corriere Milano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Che ha naturalmente coinvolto le due psicologhe del carcere di San Vittore, che, in autonomia, somministrarono dei test alla donna a processo per la morte della figlia e per questo sono al momento sotto indagine. (ilGiornale.it)

“L’azione inquirente, per come in questi giorni è stata rappresentata, potrebbe rischiare di compromettere la serenità dei nostri colleghi che operano all’interno del sistema penitenziario, con pregiudizio per un servizio delicato, esercitato con passione, competenza e ben pochi riconoscimenti”: questa la posizione del Consiglio dell’Ordine degli psicologi lombardi, dopo l’avvio dell’inchiesta a … (La Repubblica)

Caso Alessia Pifferi, un avvocato beneventano per una delle psicologhe indagate Milano. Interrogata, non ha risposto. Sott'inchiesta anche una sua collega e il difensore imputata (Ottopagine)

E umiliata». Sono parole messe per iscritto quelle di Paola G., la psicologa di Alessia Pifferi, la donna a processo per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi. (ilGiornale.it)

Entrambe le psicologhe del carcere di San Vittore, indagate per favoreggiamento e falso ideologico in una costola parallela del processo ad Alessia Pifferi, la mamma che ha lasciato morire di stenti la piccola Diana, sono rimaste in silenzio nell’interrogatorio davanti al pm Francesco De Tommasi. (IL GIORNO)

Non ha risposto alle domande del pm di Milano Francesco De Tommasi, la psicologa Paola Guerzoni del carcere di San Vittore indagata assieme ad una collega per falso e favoreggiamento, perché, secondo l'accusa, avrebbe in sostanza aiutato, falsificando alcuni atti tra cui un test psicodiagnostico, Alessia Pifferi, a processo per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, ad ottenere una perizia psichiatrica. (leggo.it)