Terremoto in Turchia: Erdogan blocca Twitter per spegnere le proteste

la Repubblica ESTERI

La Turchia blocca di nuovo Twitter. Per arginare il malcontento delle popolazioni colpite dal sisma, il governo di Recep Tayyip Erdogan ha limitato su alcuni dei principali provider del Paese l’uso del social di proprietà di Elon Musk, particolarmente usato in queste ore per condividere la rabbia degli abitanti per il ritardo dei soccorsi. Nelle ultime ore le proteste si sono fatte vibranti. Tanto da indurre lo stesso Erdogan a intervenire sul tema: "E' il momento di essere uniti, ma purtroppo alcune persone prive di onore stanno conducendo una campagna diffamatoria spargendo menzogne e dicendo di non aver visto polizia, militari e gendarmeria. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Quattro persone sono state arrestate in Turchia per dei post sui social in cui lamentavano i ritardi nei soccorsi dopo il devastante terremoto che ha causato migliaia di vittima. Lo fa sapere la polizia turca stessa, che ha dichiarato di aver arrestato quattro persone per post «provocatori che miravano a creare paura e panico». (L'Unione Sarda.it)

Le vittime salgono di ora in ora e il numero dei morti è arrivato fino a oltre 9.500, di cui quelle accertate sono 6.957 e in Siria 2.547. Bilancio tristemente destinato a salire. (Tiscali Notizie)

Una faglia di terra sollevata che corre lungo l’asfalto e la attraversa in senso trasversale: la pista dell’aeroporto di Hatay è stata distrutta dal terremoto che ha colpito nella notte del 6 febbraio la Turchia e la Siria. (iLMeteo.it)

Un edificio crollato a Iskendurun, nel distretto di Hatay (ansa) Le autorità: affermazioni che miravano a creare il panico. Il sindaco della città: le operazioni di ricerca e aiuto sono iniziate non tempestivamente (la Repubblica)

Il Guardian ricorda che oggi il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aveva avvertito i cittadini di ascoltare soltanto i canali di informazione ufficiali e non quelli che ha definito “provocatori”. Durante una visita nelle zone terremotate, Erdogan ha ammesso che nelle prime fasi dei soccorsi ci sono stati “dei problemi”, ma ha aggiunto che “oggi va meglio e domani andrà ancora meglio” (LaPresse)

Il bilancio in Turchia ha superato ieri i 9mila morti, più di un terzo sono in questa zona. Diversi gli arresti tra ”i provocatori” che avevano denunciato la mancanza di aiuti (la Repubblica)