Caltagirone lascia il patto Assinews.it

Assinews ECONOMIA

A QUESTO PUNTO L’IMPRENDITORE PRESENTERÀ UNA SUA LISTA PER IL CDA. Andrea Boeris. Francesco Gaetano Caltagirone ha deciso di recedere dal patto di consultazione sulle Generali che era stato sottoscritto lo scorso 10 settembre insieme alla Delfin di Leonardo Del Vecchio e a Crt, arrivato a raccogliere più del 16% delle azioni.

Ora Caltagirone, ma anche gli altri pattisti, potranno muoversi singolarmente senza rischi di stop dall’authority

COSÌ EVITA IL RISCHIO DI UNA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE ALL’IVASS PER AVER SUPERATO IL 10% DELLA COMPAGNIA. (Assinews)

Su altre fonti

Nuovo colpo di scena nella guerra per le Generali: ieri le società del Gruppo Caltagirone hanno comunicato il recesso unilaterale – con effetto immediato – dal Patto parasociale sottoscritto il 10 settembre con Delfin, la holding di Leonardo Del Vecchio, e Fondazione Crt. (Il Fatto Quotidiano)

Le società del gruppo Caltagirone hanno già comunicato ieri alla Delfin (Del Vecchio) e alla Fondazione Crt tale recesso “unilaterale e con effetto immediato” dell'accordo stretto, che contava nel complesso più del 16% del capitale della compagnia triestina. (Milano Finanza)

Le società del gruppo Caltagirone aderenti al patto parasociale di consultazione sottoscritto il 10 settembre con Delfin e Fondazione Crt e che oggi raccoglie oltre il 16% del capitale delle Assicurazioni Generali, stando a quanto riferisce una nota, ieri hanno comunicato agli altri due soggetti il “recesso unilaterale e univoco dall’accordo”. (Il Giornale d'Italia)

Nella nota si legge: Le societ del gruppo Caltagirone hanno maturato la decisione di presentare una propria lista per il rinnovo… (GameGurus)

Colpo di scena nella contesa per il controllo delle Assicurazioni Generali: l’ex vicepresidente vicario e attuale socio al 7,98%, Francesco Gaetano Caltagirone, recede dal patto di consultazione che lo unisce agli altri azionisti Leonardo Del Vecchio (tramite Delfin) e Fondazione Crt, perché la funzione dell’alleanza viene ritenuta «superata». (La Stampa)

La decisione dell’imprenditore romano, che detiene l’8,04% della compagnia assicuratrice ed è il secondo azionista dietro Mediobanca, ha colto di sorpresa la comunità finanziaria ma, per quel che se ne sa, sembrano esclusi dissidi con l’altro grande vecchio della battaglia in Generali e cioè Leonardo Del Vecchio (Notizie - MSN Italia)