“In riviera siamo passati dalle granite al piumino ma il turismo è in ripresa”

La Repubblica INTERNO

«Siamo passati da un fine settimana in cui la gente chiedeva ombrelloni e granite a oggi, con le persone in spiaggia col piumino». Maurizio Rustignoli gestisce il Bagno Bologna di Punta Marina. Guarda i giochi per i bambini pronti e allineati sulla spiaggia, lo stabilimento tirato a lucido, ma gli ombrelloni restano chiusi. È la fotografia di questa partenza in sordina per la Riviera, col ponte d… (La Repubblica)

Su altri giornali

Turismo: ponte 25 aprile e ponte primo maggio, Ragusa meta in Italia tra le più gettonate (RagusaOggi)

Per il lungo ponte di primavera anche Siracusa è in linea con i dati raccolti da Confindustria Alberghi nazionale (vedi news), con il ritorno dei viaggiatori italiani ma con la conferma dei viaggiatori internazionali che per questi ponti di primavera hanno scelto una vacanza in Sicilia e nella città aretusea, in particolare. (Travelnostop.com)

Nel ponte lungo dal 25 aprile al primo maggio le Cinque Terre si confermano meta prediletta dei turisti in Liguria, con le strutture occupate per circa il 90% delle disponibilità in particolare a Vernazza e Corniglia, dove ad oggi si registra il 5% di camere libere, il Ponente segue a poca distanza con l'85% delle disponibilità esaurite, Genova registra dati record con oltre il 94% delle strutture ricettive sold-out. (La Repubblica)

Il meteo incerto non ha fermato l’arrivo di turisti nelle località italiane per il Ponte del 25 Aprile. Sono state prenotate, complessivamente, il 79% delle stanze disponibili online. Complessivamente, tra oggi e domenica sono attese circa 5,6 milioni di presenze nelle strutture ricettive ufficiali, 400 mila in più rispetto al 2023. (News Rimini)

Lo afferma Coldiretti grazie al monitoraggio sugli agriturismi degli associati Terranostra diffusi in tutta la Regione dove è possibile trascorrere giornate lontano dalle città nel verde senza rinunciare alla comodità garantita dall’ospitalità delle aziende di campagna. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Potremmo sintetizzare la faccenda con un’esortazione («compagni, uscite dalla bolla») o con una constatazione più scanzonata e sorridente («agriturismo batte antifascismo»). Ma la sostanza – per chiunque guardi le cose senza pregiudizi e senza lenti ideologiche – è fin troppo chiara: mentre appunto la bolla politico-mediatica, la bubble, è calda-rovente-sovreccitata per la mobilitazione contro il fascismo (inesistente), una larghissima maggioranza di italiani è assolutamente fredda sul tema, anzi sta proprio da un’altra parte, sia con la mente che con il corpo. (Liberoquotidiano.it)