Variante Omicron e vaccino, "booster Pfizer e Moderna efficaci"

TgVerona SALUTE

Un secondo studio, inserito anch’esso nel CDC’s Morbidity and Mortality Weekly Report, ha evidenziato l’efficacia della dose booster nella protezione dal contagio ‘targato’ Omicron.

Secondo i dati dell’agenzia, le dosi booster dei due vaccini mostrano un’efficacia del 90% contro le ospedalizzazioni dovute alla variante e sono particolarmente efficaci nella fascia di età over 50.

Inoltre, un terzo studio pubblicato su JAMA ha permesso di osservare che la dose booster evita la malattia grave provocata dall’infezione legata a Omicron

Le terze dosi, o booster, del vaccino covid Pfizer-BioNTech e Moderna non solo ostacolano i contagi legati alla variante Omicron, ma sono soprattutto efficaci nell’impedire che le persone contagiate con la variante del covid siano costrette al ricovero in ospedale. (TgVerona)

Su altre testate

Firmato: le agenzie del farmaco di tutto il mondo, europea Ema compresa. L’Ema ha fin dallo scorso febbraio piani che prevedono una procedura accelerata per approvare i vaccini adattati alle varianti di Sars-CoV-2 (Gazzetta di Reggio)

La procedura può essere utilizzata a due condizioni: il vaccino madre deve aver ottenuto l'autorizzazione alla commercializzazione nell'Ue; inoltre, il processo di produzione, i controlli e lo stabilimento per la produzione del vaccino adattato devono essere gli stessi, o molto simili, di quelli del vaccino madre (Today.it)

«Tutti i vaccini anti-Covid attualmente autorizzati perdono significativamente attività nei confronti di Omicron. (Il mattino di Foggia)

I risultati degli esperimenti di laboratorio, condotti in collaborazione tra Istituto Spallanzani e Istituto Gamaleya, hanno documentato che oltre il 70% delle persone vaccinate con Sputnik V mantengono un’attività neutralizzante contro Omicron, e tale attività si mantiene in buona parte anche a distanza di 3-6 mesi dalla vaccinazione. (Mediterranews)

In confronto, le due dosi erano efficaci al 57% quando erano trascorsi almeno sei mesi dalla seconda iniezione. Lo studio, pubblicato venerdì, solleva la questione se le persone con solo due dosi di vaccino debbano ancora essere considerate completamente vaccinate. (Lombardia Gazzetta)

I vaccini, dati alla mano, offrirebbero una minore protezione contro infezioni e malattie lievi dovute alla variante ma garantiscono protezione contro fasi acute della malattia e ospedalizzazione soprattutto se è già stata inoculata una dose di richiamo. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)