Spesa a domicilio in crisi? Gorillas lascia l'Italia e Getir licenzia il 14% dei dipendenti

Forbes Italia ECONOMIA

Al via il processo di licenziamento collettivo. Una decisione che coinvolge quindi anche i dipendenti in Italia della società.

Dopo le voci che si sono rincorse nelle ultime settimane, la notizia è ufficiale: dopo i tagli annunciati da Getir, Gorillas lascia l’Italia e licenzia 540 persone (tra dipendenti, collaboratori e manager).

La crescita e la crisi di Gorillas. Fare la spesa online durante i mesi dell’emergenza pandemica era normalità. (Forbes Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Le aziende che avevano pianificato di emulare il percorso dell’app di ride-hailing Uber verso una presenza globale (Uber opera in più di 10.000 città) sono tutte sotto pressione. La decisione di lasciare il nostro paese da parte di Gorillas, una società tedesca del food delivery è destinata a far discutere. (Start Magazine)

Milano Deliverance contesta la scelta il turn over fatto da Getir, con contratti di massimo sei mesi, che ancora una volta va nella direzione opposta del riconoscimento dei rider come lavoratori subordinati come prevede la direttiva Ue Quasi tutti a tempo determinato tranne i 75 assunti in pianta stabile per i quali è scattata la procedura di licenziamento collettivo. (Avvenire)

Qualche giorno fa, a sorpresa, la messa in liquidazione della società e il conseguente annuncio, confermato il 4 luglio, del licenziamento di 540 dipendenti in tutta Italia. A Milano i dipendenti sono circa 130. (MBNews)

"Un comportamento ritenuto da noi inaccettabile, considerando che la società si è collocata su un mercato in forte espansione. Dodici mesi di gloria, di contratti promessi - e sottoscritti -, di boom economico. (MilanoToday.it)

A cura di Chiara Ammendola. Auspichiamo che Gorillas ci dia una risposta positiva e immediata, aprendo ufficialmente un tavolo di contrattazione per individuare soluzioni alternative e/o garantire percorsi di outplacement a favore delle lavoratrici e dei lavoratori interessati” (Fanpage.it)

L’epilogo dopo il lancio di un anno fa a Milano, attraverso una massiccia campagna pubblicitaria e promozionale, e l’espansione a Roma, Firenze, Bergamo e Torino. Una piattaforma, per sua natura, può chiudere da un giorno all’altro quasi senza lasciare tracce, senza che sindacati o amministrazioni riescano ad avere voce in capitolo. (IL GIORNO)