Gregoretti, la Lega lancia il giorno di digiuno per Matteo Salvini: "Difende la patria, rischia la galera"

Liberoquotidiano.it INTERNO

Digiunopersalvini.it è il sito attivato nel pomeriggio di lunedì 20 gennaio, proprio mentre la maggioranza di governo disertava la seduta della Giunta per immunità del Senato.

"Salvini a processo, rischia la galera per aver difeso la patria", si legge sulla home del sito, dove è possibile aderire alla seguente iniziativa: "Sto con lui e digiunerò per un giorno in segno di solidarietà".

Un gesto forte per testimoniare la vicinanza di Salvini, che è vittima della melina di Pd, M5s e Iv: "La maggioranza non solo vuole processare Salvini - scrivono in una nota i componenti leghisti della Giunta di Palazzo Madama - ma pretende anche di decidere come e quando. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altre testate

In Giunta, intanto, potrebbero dare forfait i membri della maggioranza (D'Angelo, Crucioli, Evangelista, Gallicchio, Giarrusso e Riccardi per i 5Stelle, Cucca, Bonifazi e Ginetti di Italia Viva, Rossomando del Pd, Grasso e De Falco del Misto). (Adnkronos)

Leggi Anche Gregoretti, Salvini: “Chiederò ai senatori della Lega di farmi un favore e votare per mandarmi a processo. “Caso Gregoretti, Matteo Salvini a processo, rischia la galera per aver difeso la Patria! (Il Fatto Quotidiano)

Durante un incontro elettorale con i pescatori di Comacchio il leader di Lega ha anche detto che non molla. Attesa per il voto di questo pomeriggio da parte della giunta per le immunità sull'autorizzazione a procedere nei confronti del leader della Lega. (Sputnik Italia)

(Fotogramma). "Ringrazio tutti gli avvocati che mi stanno scrivendo questa mattina. La stragrande maggioranza non fa politica, qualcuno invece la fa...''. (Adnkronos)

Contro il 'no' al processo decisivo il voto, come annunciato, dei cinque componenti leghisti dell’organismo, mentre gli esponenti della maggioranza non hanno partecipato alla riunione definita «illegittima». (Gazzetta del Sud)

La richiesta di procedere a giudizio nei confronti dell’ex ministro dell’interno era stata avanzata dal tribunale dei ministri di Catania. “Ho chiesto di andare a processo perché voglio andarci a testa alta, a difendere l’onore, i confini e la sicurezza del mio Paese. (La Legge per Tutti)