Sicilia, Vaccino Covid: AstraZeneca su base volontaria, Pfizer e Moderna per i fragili

il Fatto Nisseno SALUTE

Continuano ad arrivare le prenotazioni da parte dei cinquantenni per ricevere il siero: Astrazeneca, su base volontaria, per i soggetti senza patologie; per i fragili restano invece disponibili Pfizer e Moderna.

Al momento sono regolari gli approvvigionamenti dei vaccini, e oggi arriveranno da Roma 160 mila dosi di Pfizer.

Con successo va avanti la vaccinazione di massa nelle isole minori, pronte a ricevere milioni di turisti, assieme all’Isola madre. (il Fatto Nisseno)

La notizia riportata su altri media

Il limite dei 60 anni in vigore finora, infatti, è sempre stato una semplice “raccomandazione” del ministero, non un obbligo. In Trentino sono poche migliaia gli anziani ancora senza protezione dal Covid, mentre tra i 70-79enni l’80% circa ha ricevuto la prima dose. (Il Fatto Quotidiano)

È il caso della Sicilia che ha aperto nei giorni scorsi la prenotazione per i 50enni e da giovedì si procederà all'inoculazione. Cts valuta AstraZeneca anche per fascia 50-60 anni. Il vaccino AstraZeneca, come è emerso ieri, potrebbe essere di nuovo somministrato in Italia anche alle persone sotto i 60 anni di età. (Giornale di Sicilia)

E anche per quel che riguarda i decessi sospetti, la parte maggioritaria è da attribuire a Pfizer: dei 100 casi segnalati, ben 76 fanno riferimento alla somministrazione di tale vaccino, e 12 ciascuno per AstraZeneca e Moderna. (MeteoGiuliacci)

Ricordiamo che, il vaccino AstraZeneca ha anche avuto diversi stop in Europa a causa di sia pur rarissimi casi di trombosi La Commissione Europea, infatti, NON ha RINNOVATO il suo CONTRATTO per i vaccini anti-COVID sviluppati dall'azienda anglo-svedese oltre la scadenza dell'attuale contratto, prevista per la fine di giugno. (iLMeteo.it)

In Ats Brianza stanno aumentando le telefonate che chiedono lo spostamento della seconda dose per motivi di ferie. L’incertezza. In realtà non si trova una direttiva ufficiale che permetta lo spostamento della seconda dose neanche per motivi di salute. (La Provincia di Lecco)

Quelle che sarebbero sfumate se alla fine il ministero della Salute non avesse disinnescato la mina piazzata dalla stessa multinazionale americana, che ieri bocciava l’allungamento da tre a sei settimane del richiamo, «raccomandato» dall’ultima circolare ministeriale. (La Stampa)