“Clan dei casalesi e scommesse online”, 33 arresti: c’è anche 55enne di Ribera

Grandangolo Agrigento INTERNO

Il sodalizio avrebbe abusivamente programmato ed eseguito il gioco delle scommesse, del casinò e del poker Texas Hold’em associandosi alla rete “dbgpoker”

Una organizzazione criminale, contigua a cosche di camorra e altre mafie, che ha gestito scommesse illegali e gioco d’azzardo, reimpiegando il denaro ‘sporco’.

D’Anna è stato coinvolto nel 2018 nell’operazione “Galassia” che ipotizza la mano delle organizzazioni criminali dietro il ricchissimo business delle scommesse online. (Grandangolo Agrigento)

La notizia riportata su altre testate

Proprio tali elementi hanno reso particolarmente complesse e difficoltose le operazioni di monitoraggio. La cattura delle persone fuori dal territorio Nazionale è stata eseguita con il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, della Direzione Centrale Polizia Criminale - Ufficio esperto per la sicurezza in Romania, attraverso scambio info-operativo che ha coinvolto altresì il collaterale Romeno nella fase di localizzazione e cattura all'estero (Il Portico News)

Sequestrati anche tre milioni di euro, ritenuto provento delle attività illecite, riconducibili a Luigi Giuseppe Cirillo, figlio del defunto boss calabrese di Sibari, e ad altre persone ritenute dagli investigatori suoi prestanome. (Telemia)

Per i Carabinieri e la Procura di Salerno, le 33 persone arrestate in totale si occupavano di denaro sporco – più di 5 milioni di euro in due anni – riciclato attraverso un complesso sistema di scommesse, soprattutto quelle sportive e del gioco d’azzardo. (Tempo Stretto)

Siglato il contratto che permetterà agli sportivi della zona di Palermo di accedere ai prodotti e servizi di Decathlon. Siamo fieri di aggiungere ai 6 negozi già aperti sull’Isola questo nuovo punto di incontro per sportivi e sportive” dichiara Cristiano Riccardi, Area Manager di Decathlon Italia. (Sicilia Economia)

Contestualmente sono stati messi sotto sequestro preventivo, su richiesta dell'autorità giudiziaria, anche undici siti web e due società - la Europartner e la cooperativa Iocosa Ludum, entrambe con sede legale a Mercato San Severino (Salerno) - e tre milioni di euro, ritenuto provento delle attività illecite, riconducibili a Luigi Giuseppe Cirillo, figlio del defunto boss calabrese di Sibari, e ad altre persone ritenute dagli investigatori suoi prestanome (Ansa)

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