Domenica In, Giorgio Panariello: "La mia infanzia? Devo tutti ai miei nonni"

Perché a scuola ti vengono a prendere sempre soltanto i tuoi nonni?

Comunque ai miei nonni devo davvero tutto, e tutto devo anche a mia nonna che è sempre stata la mia fan numero uno quando ancora in me non ci credeva nessuno".

Devo tutti ai miei nonni". Di Claudia Cabrini domenica 17 novembre 2019. Giorgio Panariello si racconta a cuore aperto a Mara Venier, e in particolar modo si commuove narrando della sua felice infanzia e dei suoi nonni. (Gossipblog)

La notizia riportata su altre testate

Il racconto sul padre mai conosciuto e la reazione di Mara Venier. Giorgio Panariello in lacrime a Domenica In: “Che botta!”. (Gossip e Tv)

«È un grande, grande, grande. Il comico toscano, giudice di Tale e Quale Show, è stato ospite nel salotto di Mara Venier. (Il Messaggero)

Volo ha parlato dell'ultimo libro, 'Una gran voglia di vivere', che affronta il tema della crisi di coppia. E a Mara Venier che gli chiede come vada a finire il romanzo, risponde lasciando aperto il finale: "Finisce bene, perché quando due persone si tolgono la maschera e senza accusarsi parlano, le crisi si risolvono". (Adnkronos)

Maria Laura Antonelli / AGF. Giorgio Panariello. Se finora avete identificato Giorgio Panariello con “Mario il bagnino” o con la sua mitologica imitazione di Renato Zero, passate oltre. Adesso all’attore che nella vita ha fatto un po’ di tutto, dal cameriere all’autore di canzone e da attore ha volato tra vari generi e toccato vari tasti, manca giusto, chiarisce. (AGI - Agenzia Italia)

Panariello è stato abbandonato alla nascita e cresciuto dai nonni, è probabile che il suo padre naturale non abbia mai saputo della sua esistenza. “Mi avevano detto che venire da te significava spendere qualche lacrimuccia”, dice alla Venier. (Liberoquotidiano.it)

Ospite a Domenica In, Panariello è stato protagonista di un momento di grande commozione, e ha ringraziato in lacrime Mara Venier - altrettanto commossa - dopo aver rivisto il monologo di qualche tempo fa, con il quale si rivolgeva al padre mai conosciuto. (Il Mattino)