Storie di Dad, quando il prof ti interroga e dice: «Mani in alto». Cosa succede nelle scuole del Friuli

Il Messaggero Veneto ECONOMIA

La fotografia della ragazza bendata durante un’interrogazione in Didattica a distanza (Dad), una vicenda accaduta in un liceo di Verona, ha fatto scalpore.

Ad alcuni ragazzi è stato chiesto di tenere le mani in alto, ben visibili alla telecamera».

«L’unico effetto della benda sugli occhi – ha detto Ilaria – è quello di aumentare stress, ansia e panico nell’interrogazione in Dad»

Metodi non dissimili in effetti vengono adottati anche in scuole della città, testimonia Edoardo: «Un insegnante di spagnolo ha chiesto all’interrogato di tenere gli occhi chiusi. (Il Messaggero Veneto)

La notizia riportata su altri media

Focus del Messaggero Veneto sulla sinergia Udinese-Watford. La domanda è: ha portato i risultati sperati in questa stagione all'Udinese? (Udinese Blog)

Se neanche quella sarà sufficiente, adotteremo tutti gli strumenti di resistenza legale per ritardare i lavori”, prosegue Stefano Salmè, consigliere di quartiere Udine est – Di Giusto e promotore dell’iniziativa. (Il Friuli)

Gianantonio lascia nel dolore profondo oltre al fratello la moglie Pierina, i figli Luca e Andrea che operano in Tds come il loro cugino Fabio (figlio di Luigino), la nuora Cristina e la nipotina Ambra, altri parenti e tanti amici (Il Messaggero Veneto)

Si è sfamato con del salame, ha dormito nel letto del figlio di lei, ha sistemato la televisione. Ha rubato i risparmi del bambino, un portafogli e un tablet e anziché fuggire si è recato al bar di fronte, a 300 metri di distanza dall’abitazione, dove si è messo a giocare con il tablet rubato e un telefono. (Il Messaggero Veneto)

Perché la signora Olga è stata una campionessa delle due ruote, una fuoriclasse del ciclismo senza esserci mai salita in bici per una gara. Perché la signora Olga era il Gs Pontoni, era un grande pezzo di cicloturismo in Friuli. (Il Messaggero Veneto)

Furto, nel primo pomeriggio di lunedì 12 aprile, al bar Da Rina di via Nazionale, a Tavagnacco. Ci mancava anche questa in un periodo così - lo sfogo della titolare, Luciana Pescatori -.Sono riusciti a distrarre per qualche minuto la nostra dipendente, che aveva messo i Gratta e Vinci appena arrivati dietro al bancone. (Il Messaggero Veneto)