Afghanistan, Save the Children: con i talebani al potere le ragazze soffrono le conseguenze più gravi

BergamoNews.it ESTERI

Da settembre 2021, Save the Children ha raggiunto oltre 2,5 milioni di persone, inclusi 1,4 milioni di minori.

Passano le giornate lavorando faticosamente nelle fabbriche di mattoni, raccogliendo immondizia e pulendo le case invece di andare a scuola” ha affermato Chris Nyamandi, Direttore di Save the Children in Afghanistan.

Per questa ragione Save the Children rilancia la petizione, chiedendo di scongelare i fondi del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale utili ad aiutare davvero la popolazione nel Paese

Da quando i talebani hanno ripreso il controllo nell’agosto 2021, Save the Children ha intensificato la sua risposta per sostenere il numero, in continua crescita, di minori vulnerabili. (BergamoNews.it)

Ne parlano anche altre fonti

Dopo agosto 2021 sono continuati gli attentati nella capitale, in particolare attacchi terroristici ai danni di luoghi di culto e istruzione ad opera di gruppi armati "Con l'uscita delle forze internazionali i problemi dell'Afghanistan non sono affatto terminati - commenta Rossella Miccio, presidente di Emergency. (La Sicilia)

Intersos esorta i Paesi donatori a finanziare interamente l'appello delle Nazioni Unite di 4.4 miliardi di dollari per l'Afghanistan, per consentire agli operatori umanitari di rispondere ai bisogni della popolazione. (Trentino)

In poco più di un mese di attività, ha garantito cure a oltre 4.500 persone. Le vittime di guerra rappresentano ancora il 93,5% dei pazienti. (Vatican News - Italiano)

Tuttavia l'assistenza umanitaria da sola non può sostituire un'economia funzionante. É passato un anno dalla presa del potere dei talebani, il 15 agosto del 2021, e l'Afghanistan vive in una crisi che negli ultimi mesi si è aggravata in modo drammatico. (La Sicilia)

Lo denuncia l'organizzazione umanitaria Intersos in una nota, in cui sottolinea che nel Paese sette milioni di persone oggi vivono sull'orlo della fame; mancano le strutture e il personale sanitario; i prezzi dei beni di prima necessità sono aumentati del 40% dallo scorso agosto, la moneta ha drasticamente perso valore rispetto al dollaro e la crisi di liquidità, insieme al taglio dei fondi internazionali sta rendendo più difficile l'arrivo gli aiuti umanitari. (Corriere del Ticino)

Emergency rimane e si impegna a fornire la propria assistenza agli afgani come ha sempre fatto per oltre 20 anni". "Con l'uscita delle forze internazionali i problemi dell'Afghanistan non sono affatto terminati - commenta Rossella Miccio, presidente di Emergency. (Alto Adige)