Lettera dei lavoratori dello spettacolo a Draghi: “Prenditi cura e cambia il nostro settore”

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Serve un dialogo vero con le istituzioni e che ci siano tutele vere per garantire il nostro lavoro” hanno aggiunto

Corteo per le strade di Roma: "Servono tutele". Alcune centinaia di lavoratori dello spettacolo e della cultura hanno attraversato il centro di Roma in un corteo che, partito dal Teatro Argentina ha raggiunto piazza di Montecitorio per portare una lettera simbolica al neo presidente del Consiglio, Mario Draghi. (LaPresse)

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Alcune centinaia di attori, ballerini, coristi e molti lavoratori saltuari hanno chiesto al Governo riaperture in sicurezza dei luoghi della cultura e dello spettacolo, ammortizzatori sociali per i lavoratori di questi settori ormai da un anno in profonda crisi, nuovi ristori e investimenti. (LaPresse)

I musicisti presenti, tutti del Teatro Carlo Felice, hanno eseguito l’Inno di Mameli. Una delegazione è stata successivamente ricevuta in prefettura. (LaPresse)

(LaPresse) – Lavoratori dello spettacolo, disoccupati e centri sociali hanno bloccato per 45 minuti via Cristoforo Colombo, angolo con Molo Beverello, con traffico paralizzato (LaPresse)

“Non ci stiamo, scendiamo nelle piazze e dimostriamo di essere cittadini” dicono i manifestanti dal palco. Centinaia di persone alla manifestazione: "Scendiamo nelle piazze e dimostriamo di essere cittadini". (LaPresse)

“In considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica”, si legge nella nota di palazzo Chigi, viene prolungato al 27 marzo lo stop agli spostamenti tra Regioni e province autonome. Sempre fino al 27 marzo, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. (LaPresse)

Lo dice Cecilia Muraro, rappresentate di Adl Cobas alla manifestazione dei lavoratori dello spettacolo che si è tenuta a Bologna questo pomeriggio.”Non deve essere una falsa partenza come quella dell’estate o una ripartenza dove c’è ancora lavoro nero o lavoratori sfruttati”, aggiunge Muraro che poi conclude: “Siamo qui per chiedere un tavolo vero di riforma per lo spettacolo, uno dove non ci sia solo Franceschini, ma anche il Mise e il ministero del Lavoro: parliamo di lavoro nella cultura”. (LaPresse)