Covid Lazio, Tar boccia Aifa: “I medici possono curarlo come vogliono a casa”

QUOTIDIANO NAZIONALE SALUTE

Roma, 15 gennaio 2022 - I medici possono scegliere la terapia domiciliare che vogliono per curare i pazienti malati di Covid.

Siamo riusciti a dimostrare che le linee guida ministeriali erano di fatto uno strumento per vincolare i medici alle eventuali responsabilità che derivano dalla scelta terapeutica.

"E' onore imprescindibile di ogni sanitario agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità' circa l'esito della terapia prescritta quale conseguenza della professionalità e del titolo specialistico acquisito" puntualizzano i giudici accogliendo il ricorso firmato dall'avvocato Erich Grimaldi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Secondo i giudici amministrativi, i medici possono scegliere la terapia domiciliare che vogliono per curare i pazienti malati di Covid. (Il Primato Nazionale)

empo di lettura stimato: 3 minuto/i. Articolo aggiornato sabato, 15 Gennaio 2022 15:07. ADDIO TACHIPIRINA E VIGILE ATTESA. La battaglia del Comitato Cura Domiciliare Precoce Covid-19 consente finalmente di dire addio Tachipirina e vigile attesa alla comparsa dei primi sintomi del Covid. (La Gazzetta Digitale)

Il ricorso è firmato dal presidente e avvocato Erich Grimaldi e dall'avvocato Valentina Piraino. Questa decisione cristallizza una volta per tutte quale sia il ruolo del medico di medicina generale, ovvero agire e non lasciare i malati Covid ad attendere l'evolversi della malattia" (MessinaToday)

15 gennaio 2022 a. a. a. Roma, 15 gen. (Adnkronos) - Il Tar del Lazio accoglie il ricorso del Comitato per le Cure domiciliari e boccia le famigerate linee guida del ministero della Salute su 'tachipirina e vigile attesa'. (LiberoQuotidiano.it)

Ultimo Aggiornamento: sabato, 15 Gennaio 2022 @ 15:08. “È onere imprescindibile di ogni sanitario di agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità circa l’esito della terapia prescritta quale conseguenza della professionalità e del titolo specialistico acquisito”. (Abruzzo Cityrumors)

“Il contenuto della nota ministeriale, imponendo ai medici puntuali e vincolanti scelte terapeutiche, si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicata dalla scienza e dalla deontologia professionale. (StrettoWeb)