La guerra ei quattro cavalieri dell'Apocalisse

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Testimone diretto della carneficina della Grande Guerra, profondamente turbato dall’ecatombe di giovani vite e di immani distruzioni scrisse di getto il suo capolavoro letterario “I quattro cavalieri dell’Apocalisse” nel 1915 a Parigi, mentre i tedeschi avanzavano.

Dicevamo, nel corso della storia ci sono stati altri rimandi ai Cavalieri dell’Apocalisse con interpretazioni locali o pertinenti al periodo. (La Notizia.net)

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A definire con queste parole la guerra in Ucraina è la senatrice a vita Liliana Segre, che oggi pomeriggio ha partecipato a Milano, a Palazzo Marino, al convegno internazionale «Mai più genocidi, il comandamento morale dei Giusti», promosso dall'associazione Gariwo, in occasione della Giornata dei Giusti. (La Stampa)

La senatrice a vita: “Non avremmo immaginato di sentire così vicino a noi il rombo dei cannoni, case distrutte, le persone che piangono e muoiono”. "In giornate come queste ultime tv e giornali ci riportano a qualcosa che non avremmo mai neanche immaginato lontanamente in Europa, non avremmo immaginato di sentire così vicino a noi il rombo dei cannoni, case distrutte, le persone che piangono e muoiono". (Sky Tg24 )

Abbiamo avuto la pandemia, la guerra, l'odio, la morte, la fame. Guerra in Ucraina, Liliana Segre: "Mai avremmo immaginato di sentire ancora il rombo dei cannoni in Europa" di Sara Bernacchia. La senatrice a vita e testimone della Shoah al convegno per la Giornata dei Giusti: "Ho pensato ai quattro cavalieri dell'Apocalisse. (La Repubblica)

Di Daniele Alberti La pandemia l'abbiamo avuta, la guerra, l'odio, la morte, la fame". (Repubblica TV)

Questo il messaggio al centro della decima edizione della Giornata dei Giusti di Milano che si è tenuta giovedì 3 marzo nel Giardino dei giusti, vedendo la partecipazione di molti studenti delle scuole superiori, e poi a Palazzo Marino. (MilanoToday.it)

La pandemia, la guerra, l’odio, la morte, la fame” “Non avremmo mai immaginato di risentire così vicino a noi in Europa il rombo dei cannoni e di rivedere le case distrutte”. (Il Fatto Quotidiano)