Grave inondazione in Pakistan: Azione Contro la Fame è sul campo con una risposta umanitaria multisettoriale

insalutenews ESTERI

Azione contro la Fame, presente in Pakistan dal 1979, è sul campo e sta attuando una risposta umanitaria multisettoriale per rispondere ai bisogni immediati e crescenti delle popolazioni più colpite nelle province di Sindh e Balochistan.

“Mentre sono in corso sforzi immani per sostenere le persone colpite dalle piogge e dalle inondazioni, la solidarietà internazionale è fondamentale per rispondere adeguatamente ai bisogni immediati

La più grave dal 2010, un anno record in cui più di 2.000 persone sono state uccise e 1/5 del Paese è stato sommerso. (insalutenews)

Su altre testate

A preoccupare il governo pakistano c’è anche e soprattutto il fatto che manca ancora un mese alla fine della stagione delle piogge. Le dimensioni di questa tragedia… 33 milioni di persone, sono più degli abitanti dello Sri Lanka o dell’Australia». (Rivista Studio)

L’immagine satellitare della provincia del Sindh, acquisita il 27 agosto 2021 dal MODIS della NASA. Nuove immagini satellitari mostrano cosa sta succedendo in Pakistan a causa delle piogge monsoniche Acquisite dal satellite Terra della NASA, le immagini mostrano chiaramente il confronto tra una più normale stagione dei monsoni e la catastrofica inondazione del 2022. (Fanpage.it)

I dati catturati dallo spazio dal satellite Sentinel-1 di Copernicus il 30 agosto sono stati utilizzati per mappare l’entità delle inondazioni che stanno attualmente devastando il Pakistan. Le forti piogge monsoniche – dieci volte più intense del solito … (Agenzia askanews)

La catastrofe climatica ha causato finora 33 milioni di sfollati e più di 1100 morti. Il Pakistan ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale in seguito alla calamitosa devastazione causata da piogge senza precedenti e inondazioni massicce. (la Repubblica)

Chiedo al popolo veneto e agli italiani, nei limiti delle loro possibilità, di aiutare il Pakistan con donazioni o altri atti di generosità. “Sono arrivato in Italia nel 2016 – spiega Nadeem – e quando vivevo in Pakistan ero presidente di un’associazione salesiana. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)

Il primo ministro pakistano, Shehbaz Sharif, aveva programmato di recarsi negli Emirati Arabi Uniti sabato, ma ha rinviato il viaggio per visitare le zone colpite dalle inondazioni in patria. Finora il Pakistan ha ricevuto aiuti da Cina, Arabia Saudita, Qatar, Turchia, Uzbekistan, Emirati e altri Paesi. (La Sicilia)