Parthenope e la vertigine della giovinezza: video intervista a Paolo Sorrentino e al suo cast

A Cannes, dove il suo nuovo film è stato presentato ieri sera in concorso, abbiamo intervistato Paolo Sorrentino e le due attrici che interpretano il ruolo di Parthenope in due fasi della sua vita: Celeste Dalla Porta e Stefania Sandrelli (ComingSoon.it)

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E in effetti la maggiore novità di Parthenope è proprio il fatto di avere per protagonista una donna. Una donna che conosciamo ancora adolescente, di cui seguiamo la crescita e l’evoluzione per un paio di decenni e che ritroviamo anziana con le fattezze di Stefania Sandrelli (Corriere del Ticino)

Figlia e nipote d’arte, Celeste è certamente uno dei volti che lasceranno il segno negli anni a venire. Un battesimo di tutto rispetto visti anche gli elogi che Celeste sta collezionando, proprio nelle ultime ore, dalla stampa mondiale presente al festival. (Io Donna)

E con Parthenope, il suo nuovo film con Stefania Sandrelli e Celeste Della Porta, Una Napoli mitologica e segreta, che incarna il fascino femminile, racconta l'epica della giovinezza, rivela il prodigio e l'inganno della bellezza, il volto imprevedibile ed eterno dell'amore. (Secolo d'Italia)

Paolo Sorrentino ci racconta il percorso epico di una donna

Dopo È stata la mano di Dio, il suo film deliberatamente più personale e intimo, Paolo Sorrentino è rimasto a Napoli per un inno alle magnificenze e alle contraddizioni della sua città natale, prolungando il racconto, stavolta più che mai onirico e immaginifico, delle proprie origini (Best Movie)

Paolo Sorrentino ha presentato il suo ultimo film "Partenope", dedicato alla città di Napoli al Festival di Cannes. Queste le parole del regista vincitore dell'Oscar come miglior pellicola straniera con "La Vita è bella", sull'ultimo capolavoro cinematografico: “Partenope non è una lettera d’amore a Napoli, non sono capace di scriverle. (AreaNapoli.it)

Che siano diventati più affascinanti dei calciatori? Abbiamo fatto questa domanda a Malcom Pagani, produttore per Tenderstories al fianco di Moreno Zani, giornalista, scrittore ed ex vicedirettore di Vanity Fair, con cui abbiamo anche riflettuto sull’importanza dell’artigianalità e la cura delle cose, elementi distintivi di un cinema italiano del passato (e perso per sempre?). (MOW)