Gaziantep, ecco dove si trova l’epicentro del terremoto

Il Sole 24 ORE INTERNO

Un terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito nella notte il sud est della Turchia e il nord della Siria. Il bilancio è ancora provvisorio , ma centinaia di vittime si contano nelle province turche interessate dal sisma (Adana, Malatya, Gaziantep, Diyarbakir, Hatay, Adiyaman, Osmaniye, Sanliurfa e Kahramanmaras). Nel nord della Siria sono invece state colpite, oltre alle zone sul confine turco, anche le città di Aleppo, Latakya, Tartus e Hama. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il centrocampista ghanese dell’Hatayspor di Antiochia, con un lungo passato in Europa, potrebbe essere sotto le macerie, come il direttore sportivo del club. Non ce l’ha fatta Ahmet Eyup Turkaslan, portiere classe 1994 del Malatyaspor nella serie B turca Di Gregorio Spigno (Corriere della Sera)

Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha ordinato l’invio di aiuti israeliani in Turchia , l’epicentro del terremoto di lunedì, con i primi voli in partenza oggi. Il governo di Israele ha detto di aver ricevuto una richiesta di assistenza da parte siriana per i soccorsi al terremoto che ha colpito l’area al confine con la Turchia e di essere pronto ad accontentarla, in quello che sarebbe un segnale di distensione tra i due Paesi. (Il Sole 24 ORE)

Poi, il crollo di grattacieli alti diciassette piani e cattedrali cristiane. "Un boato come una bomba", dicono al centro dell'inferno, la provincia di Kahramanmaras. (la Repubblica)

Sono migliaia le vittime, i feriti e i dispersi del terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito la Turchia e la Siria con due scosse potenti, la scorsa notte, nell’area sud est del paese. https://video.repubblica. (Repubblica TV)

L’edificio, in apparenza costruito da pochi anni, si sbriciola in pochi secondi. Le testimonianze che arrivano da Malatya sono drammatiche. (Il Fatto Quotidiano)

Un ottimo punto di osservazione per gli attacchi che arrivavano dal mare, la fortezza era stata profondamente modificata durante il regno dell'imperatore ottomano Suleyman I il Magnifico (1520-1566), che ne rafforzò le mura e fece aggiungere una cinta interna. (ilmessaggero.it)