la Repubblica 2/7/2023
Lo hanno sentito, alle 4,17 di ieri mattina, quindici milioni di turchi. Lo hanno avvertito da Istanbul a Baghdad. In Libano, a Cipro. "Un boato come una bomba", dicono al centro dell'inferno, la provincia di Kahramanmaras. Poi, il crollo di grattacieli alti diciassette piani e cattedrali cristiane. Il potentissimo terremoto che ha squassato dieci province dell'Anatolia del Sud, il più forte registrato sulla Terra negli ultimi sei anni, il più violento in Turchia da otto secoli, ha raso…
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