Turismo, a Torino oltre il 60% degli alberghi occupati

Mole24 INTERNO

Tempo di lettura: < 1 minuto. A Torino gli alberghi sono stati occupati per oltre la metà della loro capienza nel mese di agosto.

Quest’anno, invece, ci si intrattiene dalle 3 alle 5 notti in città, per visitare tutte le sue bellezze, sparse anche in provincia.

Insomma, tanti indicatori segnano la ripresa del turismo a Torino, che sta tornando a essere uno dei baluardi dell’economia locale

A Torino alberghi occupati a Ferragosto e per tutto il mese: i dati sugli arrivi. (Mole24)

La notizia riportata su altri giornali

Anzi, da tutto esaurito. fsc/sat/gsl (La Sicilia)

Otto italiani su dieci - fa notare la presidente di Federturismo - sono rimasti in Italia con un occhio alla spesa e hanno scelto anche per il lungo week end di Ferragosto, prime fra tutte, le località balneari di Puglia, Sicilia e Riviera Romagnola dove in alcuni casi si registra un'occupazione del 90% delle camere. (quotidianodipuglia.it)

E ancora, spazio al “turismo esperienziale”, alle sagre, ai percorsi delle eccellenze territoriali che rappresentano un'offerta unica: in definitiva, un dato che si allinea alla tendenza nazionale rilevata dall'indagine di CNA Turismo e Commercio che prevede 15 milioni di turisti nel nostro Paese nello stesso periodo (Vasto Web)

Oltre 40mila pernottamenti, negli alberghi in citta’, nel corso del week end di Ferragosto. Si conferma il trend positivo sulla media dei pernottamenti: dall’inizio dell’anno ha superato le tre notti (3,1). (Cronache della Campania)

È quanto emerge dall'indagine del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti sulla saturazione dell'Offerta Ricettiva Nazionale Online per i giorni centrali di agosto. Ad essere prese d'assalto soprattutto le riviere, in particolare quelle di Ponente e Levante liguri e Costiera Amalfitana (al 98% di tasso di occupazione) (La Sicilia)

Il ritorno dei turisti stranieri in Italia è trainato, per l'Europa, dai vacanzieri di Germania, Francia e Regno Unito. «La ripresa va vista rispetto al 2019 e, secondo me, alla fine di quest'anno non raggiungeremo i dati pre pandemia» (ilGiornale.it)