La controffensiva di Facebook al governo australiano: bloccata la possibilità di condividere link

Calciomercato.com ESTERI

Come presa di posizionemettendo in atto una ferma opposizione alla legge del governo australiano.

Il primo atto della sfida è del governo australiano.

Va detto però che questa contestata modifica al Consumer Act 2010 non è stata approvata in via definitiva, perché dal governo australiano pensavano di poter arrivare ad un accordo che avrebbe spinto Facebook e Google a pagare le cifre pattuite.Per quanto riguarda Google, le trattative sembrano andare in questa direzione, in modo da scongiurare di dover rimuovere diverse voci di ricerca, fondamentali per il mercato australiano. (Calciomercato.com)

La notizia riportata su altre testate

Le strade di Facebook e Google si dividono. Da un lato Google ha annunciato uno storico accordo con i tre principali giornali australiani e con Rupert Murdoch per . (Zazoom Blog)

Quindi ha esortato Facebook a collaborare in modo costruttivo con il governo, “come Google ha recentemente dimostrato di voler fare, in buona fede”. Mentre in questi mesi Facebook e Google hanno lottato insieme per impedire che la legge fosse approvata, mercoledì, giorno in cui è arrivato l’ok dal Parlamento australiano, le loro strade si sono divise. (L'HuffPost)

Il social network interrompe il servizio dopo che il governo ha approvato alcune modifiche a una legge che renderebbe obbligatorio pagare gli editori per le notizie condivise in rete. Facebook ha messo in atto la minaccia agitata lo scorso agosto: bloccare la condivisione delle notizie sul social network in Australia (Wired Italia)

Il blocco dell’Australia. Se Google ha deciso di accogliere le richieste dei giornalisti, Mark Zuckerberg è riluttante e risponde con la potenza dei suoi mezzi. Ma se Zuckerberg cedesse agli Australiani, aprirebbe la pista alle richieste di Statunitensi, Canadesi ed Europei, insomma tutti i Paesi del globo (LettoQuotidiano)

La reazione del gigante dei social media è stata duramente criticata dalle autorità australiane, che hanno affermato che la mossa dimostra "l'immenso potere di mercato di questi giganti sociali digitali" Anche il Canada si unisce all'Australia nella sua crociata anti-Facebook mentre il paese ha promesso di far pagare al gigante dei social media i contenuti delle notizie. (Sputnik Italia)

«La decisione di Facebook di togliere l'amicizia all'Australia, bloccando le informazioni essenziali sui servizi sanitari e di emergenza, è tanto arrogante quanto spiacevole», ha tuonato. Facebook e Google si posizionano sui due lati opposti della barricata nella guerra con l'Australia sull'utilizzo delle notizie sulle rispettive piattaforme. (ilGiornale.it)