«I violenti assecondati per fermare l'opposizione» | il manifesto

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Dimash Alzhanov (1984), rappresenta la generazione post-sovietica del Kazakhstan.

Per noi dell’opposizione era chiaro che lo status quo politico post-Nazarbayev avrebbe inevitabilmente condotto ad uno scoppio di conflitto sociale.

Era solo una questione di tempo

La società restava esclusa dal potere mentre le risorse nazionali continuavano ad essere un appannaggio della sola élite.

Politologo formatosi in Gran Bretagna (LSE), ha lavorato presso organizzazioni internazionali ed è attivista civile quale coordinatore di progetti legislativi per la riforma del sistema elettorale e nell’ambito del movimento politico “Oyan Qazaqstan” (“Sveglia Kazakhstan!”). (Il Manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per giustificare l'ordine di uccidere i manifestanti impartito alle forze di sicurezza, Tokayev ha dichiarato che i militari non avrebbero mai sparato su una folla pacifica. Secondo il presidente, rimarranno sul suolo nazionale fino a quando la situazione non sarà "completamente stabilizzata" (Fanpage.it)

Non è scontato però che il governo americano abbia voglia di ospitare molto a lungo i cercatori di bitcoin Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Il governo del Kazakistan aveva creduto davvero che diventare la patria dei cercatori di bitcoin fosse una grande idea. (Avvenire)

Male anche le altre, con Ethereum che finisce sotto i 3 mila dollari a 2.964 dollari, in calo del 4,72%. – Bitcoin scivola sotto i 40 mila dollari e attualmente viene scambiato a 39.865 dollari. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Quando nel 2017 Denis Rusinovich fondò la società di estrazione di criptovalute Maveric Group in Kazakhstan, era convinto di aver fatto centro. Jaran Mellerud, analista della società di criptovalute Arcane Research, stima che lo spegnimento di internet da solo potrebbe essere costato ai miner kazaki 7,2 milioni di dollari. (Wired Italia)

Nel Paese sono entrati in azione "gruppi di militanti armati che aspettavano nell'ombra Lo ha dichiarato il presidente kazako, Kassym-Jomart Tokayev, nel suo intervento al vertice in videoconferenza della Csto, a guida russa, dedicato alla crisi nell'ex repubblica sovietica. (La Repubblica)

Minori sono i costi, infatti, maggiori sono i profitti. Sarebbero infatti i Bitcoin l’elemento scatenante dei rialzi nei prezzi dei carburanti che hanno acceso la scintilla della protesta. (Radio Popolare)