WhatsApp spiega cosa cambia a maggio, nuova informativa sulla privacy

Eccola la nuova nota informativa di WhatsApp, il cambio ai dati di utilizzo è stato posticipato al 15 maggio, ma il gruppo Facebook gioca d’anticipo, onde evitare nuove grane con i clienti e le associazioni di tutela.

“Potrai comunicare con più aziende tramite WhatsApp per ottenere un riscontro più immediato che per telefono o email.

WhatsApp, nuova informativa. Un po’ come accade nel database di Facebook, anche con WhatsApp è possibile scaricare tutti i dati raccolti dall’azienda, ecco come si fa: Vai nelle Impostazioni di WhatsApp > Account > Richiedi informazioni sull’account. (InvestireOggi.it)

Ne parlano anche altri media

“Abbiamo intenzione di implementare nuove funzioni, del tutto facoltative, per chattare e fare acquisti con le aziende su WhatsApp WhatsApp, attenzione alla truffa del falso coupon: gli aggiornamenti sulla privacy. (QuiFinanza)

", seguito o preceduto da un codice di sei cifre che ci arriva via sms. Per farlo occorre, pertanto, il codice a sei cifre e l’hacker tenta di farselo consegnare dall’unica persona che può fornirglielo: il proprietario dell’account, la vittima. (Gazzetta del Sud)

LEGGI ANCHE > > > WhatsApp, adesso è UFFICIALE: la novità sulle regole per la privacy. What’s app: nuove regole, cosa cambia? What’s app è andata nel caos e gli sviluppatori hanno deciso di posticipare la scadenza al prossimo 15 maggio. (BlogLive.it)

Purtroppo WhatsApp non è solo quanto di buono visto negli ultimi anni, ma anche ciò che di più pericoloso a volte può arrivare. WhatsApp non può farci purtroppo nulla se non limitare il fenomeno, come nell’ultimo caso. (Tecno Android)

Sono giunte delle nuove segnalazioni da parte degli utenti di WhatsApp, i quali hanno riscontrato un nuovo tipo di raggiro da parte di truffatori e malintenzionati. Whatsapp: il trucco dei falsi coupon. (Altranotizia)

Il Codacons lancia una nuova allerta truffa, sempre su Whatsapp, ma questa volta i protagonisti sono dei falsi coupon di alcuni marchi noti. La truffa del codice a sei cifre non è più una novità e i truffatori si rendono sempre più scaltri; utilizzando nome di marchi famosi spacciano falsi coupon del valore non inferiore ai 200 euro, per attirare i consumatori al fine di fargli compilare un modulo, con la promessa del buono. (Prima Lecco)