HIV. Se non è rilevabile, non è trasmissibile!

Fuoriluogo.it SALUTE

Ugualmente l’assenza di infezioni da HIV a seguito di incidenti con scambio di sangue in contesti lavorativi sanitari tra pazienti/operatori con HIV, ma in terapia efficace e carica virale non rilevabile, e pazienti/operatori HIV-negativi fornisce l’evidenza che anche in ambito diverso da quello sessuale, una persona con HIV in terapia da almeno sei mesi e con viremia non rilevabile (< 200 copie/ml) non deve essere oggetto di precauzioni particolari o di limitazioni alla propria attività lavorativa. (Fuoriluogo.it)

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Ciò implica una nuova gestione del paziente HIV cronico. AUMENTANO I CASI DI HIV NELLA FASCIA ADOLESCENZIALE – Negli ultimi anni si è verificato un calo di attenzione sul tema dell’HIV. Le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2018 sono maschi nell’85,6% dei casi (fonte dati Centro Operativo AIDS, Istituto Superiore di Sanità). (IN DIES)

Al Goretti abbiamo purtroppo avuto anche il decesso di un uomo giovane di 36 anni”, spiega la professoressa Miriam Lichtner, infettivologa, docente presso la Sapienza e dirigente della Uoc di malattie Infettive del Goretti. (Lunanotizie)

Secondo UNAIDS e OMS la non consapevolezza del proprio stato è oggi all’origine di gran parte delle nuove infezioni. Le persone con HIV sono stimate, invece, in circa 2,2 milioni, di cui almeno il 25% è inconsapevole del proprio stato sierologico. (Gay.it)

L’iniziativa è denominata “HIV LATINA CHALLENGE 2019 U=U” ovvero “undetectable equals untrasmittable”, che in italiano può essere tradotto come “sieropositivo ma non infettivo”. (LatinaToday)

Secondo UNAIDS e OMS la non consapevolezza del proprio stato è oggi all’origine di gran parte delle nuove infezioni. • Fare del momento del test anche un’importante occasione di prevenzione, informazione e contrasto allo stigma, fattore che inibisce l’accesso al test. (BariToday)