Bonaccini: "Riaprire il 3 giugno è giusto, accettando un rischio minimo"

La Repubblica INTERNO

Però è giusto secondo me prendersi una quota di rischio, seppur minima.

Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, ospite di 'Live non è la D'Ursò su Canale 5.

"È giusto prendersi una quota di rischio, seppur minima".

Riaprire tutti il 3 giugno "mi pare sia una misura e un tempo giusto", ognuno dei presidenti di Regione "deve fidarsi di chi ha più competenze di noi". (La Repubblica)

Su altri giornali

"Qualche quota di rischio va presa altrimenti non riapriremmo mai", ha riferito questa mattina a 'Omnibus' su La7. Noi come Emilia-Romagna staremo su tutti i media nazionali e internazionali ogni giorno per promuovere questa bellissima terra". (San Marino Rtv)

(dire). Il tuo browser non può riprodurre il video. Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini, sprona anche il Governo a gestire al meglio e con rapidità la fase della ripartenza, rispondendo anche alle parole del presidente di Confindustria Carlo Bonomi. (BolognaToday)

Fra 3 giorni sarà possibile la mobilità regionale in Italia dopo mesi si chiusura totale. Intanto, il consulente del Ministero della Salute - Walter Ricciardi - chiede attenzione al Live: “Lavatevi le mani. (Liberoquotidiano.it)

Da domani, 31 maggio, in Emilia-Romagna potranno riaprire centri termali e centri benessere, sulla base di linee guida regionali che fissano le disposizioni da seguire per garantire la sicurezza di ospiti e operatori. (BolognaToday)

Prima dell’accesso potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendolo in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C. In caso di utilizzo di altri sistemi di ombreggio andranno comunque garantite aree di distanziamento equivalenti a quelle garantite dal posizionamento degli ombrelloni. (CesenaToday)

Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, ospite di Omnibus su La7. Flashmob dei lavoratori dello spettacolo a Bologna (Benvenuti). (Corriere della Sera)