Cpr di Gradisca, la sorella del migrante morto: «Venerdì ci siamo sentiti. Mio fratello stava male. Com’è potuto morire lì?»

Il Piccolo INTERNO

È stato un sopralluogo-fiume, durato oltre tre ore, da cui è scaturita la volontà di costituirsi parte civile nel procedimento chiamato a fare luce sulla morte di Vakhtang Enukidze.

Non si sa se Vakhtang Enukidze fosse tra gli autori del rogo.

A parlare è Asmat Jokhadze, la sorella di Vakhtang Enukidze, il migrante georgiano di 37 anni recluso all’interno del Cpr di Gradisca e morto per cause ancora misteriose sabato scorso all’ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia (Il Piccolo)

Se ne è parlato anche su altri media

“Abbiamo denunciato dettagliatamente – conclude Mazzetti – la situazione delicatissima che si registra nel Cpr, dove si susseguono episodi di violenza, fughe, danneggiamenti, incendi, e dove i poliziotti del territorio e quelli del Reparto mobile di Padova fronteggiano continuamente reazioni incontrollate e circostanze pericolosissime senza protocolli certi, in un quadro normativo vago e in condizioni di insicurezza. (Sardegna Reporter)

Morto dopo essere stato riportato nel Centro, al termine di una notte d’agonia. Sul decesso del 38enne georgiano, la procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario a carico di ignoti. (Open)

Vakhtang Enukidze sarebbe stato "picchiato ripetutamente da circa dieci agenti nel Cpr di Gradisca d'Isonzo (Gorizia), anche con un colpo d'avambraccio dietro la nuca ed una ginocchiata nella schiena, trascinato per i piedi come un cane. (Triesteprima.it)

“Abbiamo denunciato dettagliatamente - conclude Mazzetti – la situazione delicatissima che si registra nel Cpr, dove si susseguono episodi di violenza, fughe, danneggiamenti, incendi, e dove i poliziotti del territorio e quelli del Reparto mobile di Padova fronteggiano continuamente reazioni incontrollate e circostanze pericolosissime senza protocolli certi, in un quadro normativo vago e in condizioni di insicurezza. (Triesteprima.it)

La registrazione è gratuita e ti consente la lettura di n. Registrati. Accedi tramite il tuo account social network: Entra con google Procedendo dichiari di accettare i Termini e Condizioni e la Privacy Policy de il manifesto Accedi tramite la tua email: Per favore, correggere i seguenti errori di input: dummy Email * Password * Ricordami Entra Non ricordi la tua login e/o la password? (Il Manifesto)

Lo ha detto il capo della Polizia Franco Gabrielli rispondendo a una domanda sul paragone tra la morte del cittadino georgiano Vakhtang Enukidze, detenuto nel Cpr di Gradisca (Gorizia), e il caso Cucchi, avanzato dal deputato radicale Riccardo Magi. (Tiscali.it)