Il libro della Mira finalista allo Strega? Si vuole valorizzare un neo-antifascismo. Ecco perché non lo leggerò

Secolo d'Italia INTERNO

Non ho letto e non leggerò il libro di Valentina Mira su Acca Larentia e so perfettamente che anche questo mio articolo servirà a fare vendere copie all'autrice. È un classico che un testo che produca polemiche arrivi a vendere tantissimo a prescindere dalla qualità di ciò che contiene. (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Roma, 7 gennaio 1978, cinque giovani militanti del vecchio Movimento Sociale Italiano sono pronti per uscire dalla sede del partito Acca Larentia, nome della stessa via dove è stata aperta nel Quartiere Tuscolano. (Radio Radio)

E un libro che, dopo essere finito nella dozzina del concorso letterario, le sta dando anche soddisfazioni di popolarità e di vendita. Tanta polemica attorno a Dalla stessa parte mi troverai di Valentina Mira (Sem), che è tra i dodici finalisti del Premio Strega 2024. (MOW)

Ognuno ha i Vannacci che si merita, e se quello della sinistra è la giovane autrice romana Valentina Mira, beh, tutto sommato poi così male non è andata. Parla della storia di Mario Scrocca, militante di sinistra arrestato nel 1987 per gli omicidi di Acca Larentia, due ragazzi dell’Msi uccisi all’uscita della locale sede del partito. (L'HuffPost)

E ci insegna che per il circoletto, a sinistra, è un po’ come a Bari: c’è sempre un puro che ti epura – come Conte con Schlein Già, perché se c’è un aspetto divertente della vicenda Mira riguarda proprio il "toto vincitore" del premio Strega 2024. (Secolo d'Italia)

A furia di sopravvalutare il giorno in cui è nata (25 aprile, un termine biologico scambiato per un segno del destino), Valentina Mira si è dimenticata dell’anno: 1991. (Liberoquotidiano.it)

E' anche un pamphlet politico che giustifica l'antifascismo militante e (Secolo d'Italia)