"Scuola Mazzini, c’è il rischio di classi ’pollaio’"

il Resto del Carlino INTERNO

Mentre in tutte le scuole si prendono le misure per garantire le distanze di sicurezza fra i banchi, la scuola primaria G. Mazzini di Milano Marittima aprirà il prossimo anno scolastico con una classe in meno.

"Dobbiamo però essere a conoscenza al più presto dei protocolli generali e prescrizioni che verranno adottati sulle modalità di ripresa della scuola – conclude Svezia –, nella scuola e non a casa". (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altre testate

Il 59% dei genitori con figli in età scolastica dice che non è stata una buona esperienza da un punto di vista didattico. L’unica cosa che mette d’accordo italiani e governo è invece l’ipotesi di indossare in aula le mascherine. (QUOTIDIANO.NET)

Sui concorsi: "Partiamo da una considerazione pratica: nessun concorso scuola in Italia si è mai concluso prima di tre anni dal suo inizio. A causa della mancanza di percorsi abilitanti gli insegnanti precari sardi - si sottolinea - hanno avuto scarse possibilità di ottenere il titolo, trovandosi esclusi dalla maggior parte dei concorsi. (La Nuova Sardegna)

Le mascherine saranno obbligatorie per i bambini dai 6 anni in su e fino ai ragazzi delle scuole medie e superiori. Dal protocollo arrivano dunque le linee guida che potranno essere recepite con una certa flessibilità organizzativa dai vari istituti, soprattutto per quanto riguarda la conciliazione del distanziamento. (Vivere Pesaro)

Come spesso si dice: questa dovrebbe essere (il condizionale è d’obbligo) di gran lunga la questione più importante da porre all’attenzione pubblica. Appena sarà possibile ripristinare questa condizione naturale, nel rispetto delle necessarie misure di sicurezza, la scuola potrà tornare ad essere davvero se stessa. (Il Riformista)

Bocciata la “dad”. Il 57% della popolazione non ha condiviso la durata così prolungata della chiusura delle scuole e crede che avrebbero dovuto riaprire a maggio, all’inizio della Fase 2. Riaprono le fabbriche, gli uffici, i ristoranti e i bar ma le scuole sono rimaste chiuse, a differenze di altri paesi europei che invece hanno fatto riprendere le lezioni “in presenza” prima della fine dell’anno scolastico. (Open)

Prima che diventi ufficiale passerà altro tempo e l’organizzazione delle scuole del post emergenza sarà sempre più complicata. Sul fronte dell’igiene sono previste sanificazioni quotidiane dei locali e mascherine per tutti (ai docenti e al personale Ata dovranno essere fornite dalla scuola). (La Nuova Sardegna)