Da oggi il fisco francese può stanare gli evasori dai post su Facebook. In Italia succede dal 2016

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Era il 2016 infatti quando l'Agenzia delle entrate pubblicò una nota nella quale annunciava che "alle notizie ritraibili dalle banche dati" per scovare gli evasori "si aggiungono quelle che pervengono da altre fonti, ivi incluse fonti aperte".

In Italia succede già dal 2016. A partire da quest'anno dunque i contribuenti francesi che decidono di evadere le tasse avranno addosso gli occhi della Legge anche sui social, ma in Italia già succede lo stesso da diversi anni. (Tech Fanpage)

Su altri media

Parigi ha infatti ha dato il via libera alla norma 154, inserita nella legge di bilancio 2020, che consente all’Agenzia delle Entrate di avvalersi di un algoritmo per raccogliere informazioni online sui contribuenti attingendo direttamente dai loro post. (L'Unione Sarda.it)

Scopri di più (Gooruf)

In questo caso lo spunto arriva dalla Francia e dall’annuncio fatto su twitter del ministro francese Gèrald Darmanin su Twitter. Come avviene. (Termometro Politico)

Nel caso specifico il presunto evasore è stato cancellato dall’Ordine Professionale in seguito a procedimento disciplinare interno nel 2014. Inoltre per mantenere la qualifica di commercialista è altresì necessario frequentare continui corsi di aggiornamento e di formazione. (RadioSienaTv)

Anche oltralpe, quindi, come riporta l’ edizione online de ‘Il Corriere della Sera’, la caccia agli evasori fiscali può ora contare sui post di Facebook, Twitter e Instagram, come ha annunciato il ministro dei Conti pubblici Gérald Darmanin con un tweet del 27 dicembre 2019. (brevenews.)

La notizia è stata diffusa nel periodo natalizio dal ministro dell'Azione e dei Conti Pubblici Gérald Darmanin, definendolo "un nuovo strumento per combattere le frodi". In Francia useranno anche i social network per colpire gli evasori fiscali. (HDblog)