Covid, direttore vicario Oms Ranieri Guerra indagato a Bergamo

LaPresse ECONOMIA

(LaPresse) – Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Organizzazione mondiale della sanità e in passato direttore generale prevenzione al ministero della Salute, è indagato a Bergamo: avrebbe fornito informazioni false al procuratore quando è stato convocato come persona informata dei fatti nell’ambito dell’inchiesta sul piano pandemico e l’epidemia nella Bergamasca.

Lo anticipa Report sul proprio sito

Milano, 9 apr. (LaPresse)

La notizia riportata su altre testate

La maggior parte dei vaccinanti ha un’età avanzata, e rappresenta la fascia della popolazione più fragile. “Mio padre ha 87 anni è reduce da un intervento e non può trascorrere tante ore in piedi – racconta una donna commentando la lunga coda – siamo qui da questa mattina alle 9”. (Cagliaripad)

Giovani e meno giovani che avrebbero ottenuto le dosi, anche “superando” dei pazienti fragili. Sarà ora compito della magistratura leggere le carte e trarre le dovute conclusioni su una vicenda che pare essere tutt’altro che limpida (Casteddu Online)

Sotto indagine con l’ipotesi di abuso d’ufficio 15 persone tra medici e infermieri che secondo i primi accertamenti condotti dai carabinieri del Nas di Cagliari, avrebbero somministrato dosi di vaccino a persone che in quel momento non ne avevano titolo, scavalcando così gli anziani e le fasce di cittadini fragili. (vistanet)

Presunte anomalie sulle vaccinazioni anti Covid a Oristano. Lo fa sapere l'agenzia La Presse spiegando che è stata depositata questa mattina negli uffici della procura di Oristano un'informativa dei carabinieri del Nas. (YouTG.net)

Ranieri Guerra, il direttore vicario dell’Organizzazione mondiale della sanità e in passato direttore generale prevenzione al ministero della Salute, è indagato a Bergamo: avrebbe fornito informazioni false al procuratore quando è stato convocato come persona informata dei fatti nell’ambito dell’inchiesta sul piano pandemico e l’epidemia nella Bergamasca. (LaPresse)

Il sospetto che sta alla base dell'indagine coordinata dal procuratore della Repubblica, Ezio Domenico Basso, e affidata ai Nas guidati dalla maggiore Nadia Gioviale è che numerose persone siano riuscite a infilare il proprio nome negli elenchi per le vaccinazioni. (La Nuova Sardegna)