Lettera di 90 grandi avvocati all’amministrazione Biden: “Basta armi a Israele, state violando il diritto umanitario”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Mentre nelle università continuano le occupazioni e le proteste, anche violente, per chiedere all’amministrazione di bloccare il sostegno economico e politico a Israele fino a quando non verrà interrotta la campagna militare su Gaza, anche un gruppo di oltre 90 importanti avvocati americani, 20 dei quali lavorano per l’amministrazione guidata da Joe Biden, chiedono di sospendere le forniture militari a Israele a causa della violenza con la quale il suo esercito sta bombardando l’enclave palestinese. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Si tratta della prima volta dal 7 ottobre. "Gli Stati Uniti hanno donato miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza di Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre, hanno approvato il più grande stanziamento supplementare mai realizzato e hanno guidato una coalizione senza precedenti per difendere Israele dagli attacchi iraniani", ha precisato un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale sottolineando che Washington continuerà "a fare ciò che è necessario per garantire che Israele possa difendersi dalle minacce". (Il Messaggero Veneto)

Il presidente Joe Biden avrebbe ordinato il blocco della consegna di munizioni, suscitando preoccupazione tra i funzionari governativi israeliani. La trattativa tra Israele ed Hamas per una tregua e la liberazione degli ostaggi è in crisi, con il coinvolgimento degli Stati Uniti che ha minato la fiducia. (La Stampa)

In base ad informazioni da noi raccolte durante un meeting dei Democratici avvenuto a porte chiuse in una residenza dei Rothschild, è ormai deciso che, durante la convention di agosto il Presidente Biden farà un passo indietro a favore di Michelle Obama, che nel frattempo sta preparando la sua discesa in campo grazie al marito, i Clinton e il Deep state, che la stanno formando per apprendere al meglio il cambio di paradigma che sta avvenendo su scala globale e come esso dovrà essere gestito. (Il Giornale d'Italia)

Considerando solo Joe Biden e Donald Trump, il primo prevale con il quarantanove al quarantacinque per cento delle intenzioni di voto generali. Sondaggio su base nazionale (con tutti i limiti del caso perché è ai singoli Stati che occorre guardare) datato 5 maggio di ABC News/Ipsos. (Il Giornale d'Italia)

È la prima vol… E uno dei primi palazzi a crollare è quello della fiducia americana. (La Stampa)

Jill Stein al 3% e Cornel West al 2% restano marginali. Il terzo incomodo Robert F. (Giampiero Gramaglia – Gp News)