Addio all'archistar Arata Isozaki, firmò il Palasport Olimpico di Torino

È morto all'età di 91 anni Arata Isozaki, vincitore del premio Pritzker nel 2019. Lo annuncia l'agenzia spagnola Efe. Firmò, come ben sanno i torinesi, il Palasport Olimpico di Torino, da allora il PalaIsozaki (attualmente più noto come Pala Alpitour), struttura che negli anni non ha perso appeal, anzi ne ha guadagnato, tanto da convincere giurie internazionali ad assegnare grandi eventi alla città, dalle Atp Finals di tennis ad Eurovision, il contest musicale. (Corriere della Sera)

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«Nella sua ricerca di un'architettura significativa, ha creato edifici di grande qualità che ancora oggi sfidano le categorizzazioni». Nel 2019 Arata Isozaki, archistar giapponese, morto ieri a 91 anni, veniva insignito del Pritzker, il prestigioso riconoscimento che vale nell'ambito dell'architettura quanto un Nobel. (ilGiornale.it)

Il progettista giapponese aveva 91 anni. Aveva ideato più di cento edifici in Asia, Europa, America e Australia. Tra le sue opere, la Torre Allianz a Milano Di STEFANO BUCCI (Corriere della Sera)

Arata Isozaki, morto ieri a Tokyo, all'età di 91 anni, ha costruito soprattutto strade virtuali: incroci di civiltà. E' stato il primo architetto globale e locale insieme, un ponte - con le sue opere - tra Oriente e Occidente. (la Repubblica)

Nell’ormai lontano 2008, l’architetto giapponese – a capo di un gruppo di progetto che comprende anche Ove Arup & Partners international e lo studio italiano M+P & partners – vince un concorso internazionale di progettazione promosso da Rfi con una proposta che prevede un intervento esteso al tessuto urbano circostante. (il Resto del Carlino)

Le opere di Arata Isozaki È morto Arata Isozaki: dalla Torre Allianz alla Loggia degli Uffizi, le più belle opere dell’archistar Arata Isozaki è morto all’età di 91 anni lasciando oltre 100 opere nel mondo, tra Asia, Europa, America e Medio Oriente, che hanno segnato per sempre la storia dell’architettura internazionale. (Stile e Trend Fanpage)

Noto come 'l'imperatore dell'architettura giapponese', a Milano Isozaki progettò insieme ad Andrea Maffei, per il quartiere Portello, la Torre Allianz, nota come 'il dritto', che oggi svetta a fianco degli altri due palazzi, 'lo storto' e 'il curvo', firmati rispettivamente da Zaha Hadid e Daniel Libeskind. (MilanoToday.it)