Israele, la svolta di Washington: "Le colonie in Cisgiordania non sono illegali"

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Subito dopo l'annuncio di Pompeo l'ambasciata Usa a Gerusalemme ha messo in guardia gli americani che viaggiano a Gerusalemme, in Cisgiordania e a Gaza.

Azzerato il Memorandum Hansell del 1978 con il quale Washington giudicava l'occupazione dei Territori "incompatibile con il diritto internazionale".

Questa decisione "riflette una verità storica - che gli ebrei non sono colonizzatori stranieri in Giudea-Samaria (ndr: nome biblico usato in Israele per designare la Cisgiordania occupata). (QUOTIDIANO.NET)

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Plauso del premier israeliano Netanyahu, questa decisione "è un riflesso di una verità storica - che gli ebrei non sono colonizzatori stranieri in Giudea e Samaria. L'amministrazione Trump cancella l'Hansell memorandum, un parere legale del dipartimento di Stato su cui dal 1978 si era basata la politica americana sugli insediamenti israeliani. (Il Messaggero)

In sostanza, per gli Stati Uniti le colonie israeliane in Cisgiordania (territori conquistati nel 1967) non violano più il diritto internazionale. Infatti noi ci chiamiamo ebrei perché siamo il popolo della Giudea". (In Terris)

Pompeo ha voluto precisare che in questo modo gli Usa non vogliono prendere posizione sullo status dei territori occupati lasciandolo ad eventuali negoziati israelo-palestinesi. L’amministrazione Obama era andata invece in direzione opposta, consentendo al consiglio di sicurezza dell’Onu di approvare una risoluzione che dichiara le colonie come una «fragrante violazione» del diritto internazionale. (Corriere del Ticino)

Gli Usa non hanno più alcun ruolo nel processo di pace". La decisione è stata ufficializzata lunedì dal segretario di Stato Mike Pompeo. (Euronews Italiano)

La mossa del tycoon sembra un altro salvagente per l’amico Netanyahu, dopo la recente sentenza della corte di giustizia europea sull’obbligo di etichetta per i prodotti delle colonie israeliane. La svolta è stata annunciata dal segretario di stato Mike Pompeo in una conferenza stampa. (Corriere Quotidiano)

«La decisione del governo degli Stati Uniti è probabilmente l’ultimo chiodo nella bara della soluzione a due Stati», ha detto il rappresentante speciale Onu per i diritti umani nei territori palestinesi, Michael Lynk. (T-mag)