Carcere di Agrigento, la denuncia: "Nessun tampone per il coronavirus ai detenuti"

Giornale di Sicilia INTERNO

«Laddove ci fossero contagiati, dovrebbero essere individuate idonee stanze di allocazione per l'isolamento.

«Poiché non hanno accusato sintomi, nessuno è stato sottoposto a tampone», sostiene il Responsabile siciliano del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (S.a.p.pe.)

Alla casa circondariale «Pasquale Di Lorenzo» di Agrigento non si ha conoscenza di detenuti contagiati da Coronavirus.

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Se ne è parlato anche su altri giornali

Bollate — indica ad esempio Di Rosa — fa sapere che in un solo giorno gli sono arrivati 6 nuovi condannati definitivi arrestati in esecuzione di recenti ordini di carcerazione a pene non altissime e per reati molto risalenti nel tempo, «i quali devono essere poi necessariamente posti in isolamento», con sempre maggiore «difficoltà delle strutture di sostenere tale situazione aggravata da recenti sfollamenti» (cioè dai trasferimenti da altri istituti in un quotidiano gioco dell’oca per mantenere l’«acqua» all’orlo della «pentola», ndr). (Corriere della Sera)

«C'è frustrazione a causa delle misure adottate contro il coronavirus», ha osservato Forestier. Nelle serate di venerdì e di sabato, alcune decine di detenuti si erano rifiutati di tornare in cella dopo l'ora d'aria. (Ticinonline)

Secondo quanto si apprende dai familiari, i due detenuti, nei giorni scorsi, avrebbero manifestato i sintomi tipici del contagio da coronavirus e per questo spostati in infermeria. (Napolitan.it)

“Gli ultimi due giorni alla Casa Circondariale di Livorno, in un clima apparentemente sereno, mentre si cerca di fronteggiare al meglio già la difficile emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19, il personale di Polizia Penitenziaria si è riconfermato vigile, perspicace e professionale, da diversi punti di vista. (Livorno Press)

Lo sottolinea il dirigente generale dell'amministrazione penitenziaria della Campania Antonio Fullone. «Lo stesso detenuto già oggi non aveva più la febbre e ha potuto anche contattare la famiglia», fa sapere Fullone, che aggiunge: «verrà comunque eseguito l'iter previsto a tutela di tutti i detenuti e del personale che vi opera». (Il Mattino)

Gli ultimi due ordini saranno eseguiti a breve.Su ciascuna macchina, in grado di assicurare la produzione di 50mila pezzi al giorno, lavoreranno 40 detenuti distribuiti in quattro turni da sei ore ciascuno. (Rai News)