Focus - Bce, Ue, Mes: come salvare l'Europa dal coronavirus

La Repubblica ECONOMIA

Ci spiegano tutto Massimo Giannini (direttore di Radio Capital e editorialista di Repubblica) con i corrispondenti Tonia Mastrobuoni (Berlino) e Alberto D'Argenio (Bruxelles).

Ma sono diverse le misure e potentissime le misure che ancora potrebbe prendere la Banca centrale europea per aiutare l'Europa in pieno terremoto anche economico da coronavirus.

E a Bruxelles si inizia a parlare di Coronabond e di revisione dell norme per l'utilizzo del fondo salva-Stati. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

(LaPresse) - "La diffusione del coronavirus ha costituito uno shock rilevante a livello mondiale e per le economie dell'area dell'euro, che richiede una risposta ambiziosa e coordinata sul piano delle politiche di bilancio. (LaPresse)

"Per rafforzare la capacita' delle banche di assorbire perdite e sostenere l'erogazione del credito alle famiglie, alle Pmi e alle aziende durante la pandemia del coronavirus - spiega la Bce - i dividendi per gli anni finanziari 2019 e 2020 non dovrebbero essere pagati almeno fino al 1 ottobre 2020. (Il Sole 24 ORE)

Coronavirus, Bce e Pepp: i limiti della prima ora. Così, la Banca centrale europea, nel suo programma d’emergenza di acquisto di titoli, il Pandemic emergency purchase programme, non avrà limiti d’azione. (We Wealth)

Il Consiglio direttivo fara’ tutto cio’ che sara’ necessario nell’ambito del proprio mandato”.“I rischi per l’attivita’ mondiale sono cambiati, sebbene, nel complesso, restino orientati verso il basso. (Vivi Enna)

Euro risparmi. Coronavirus, la Bce avvia il Programma per l’emergenza pandemica. Nella giornata del 26 marzo la Banca Centrale Europea ha avviato il programma di acquisto di titoli da 750 miliardi. Coronavirus, la Bce avvia il Programma da 750 miliardi per l’emergenza pandemica (Pandemic Emergency Purchase Programme, PEPP). (News Mondo)

La Bce si aspetta che le banche «continuino a finanziare le famiglie, le piccole imprese e le grandi aziende». Tale rinnovato consiglio «non cancella retroattivamente i dividendi già pagati da alcune banche in relazione all'esercizio 2019», segnalano da Francoforte. (La Stampa)