Hong Kong, luci accese nella notte per salvare la memoria di Tienanmen

Corriere della Sera ESTERI

È il virus della democrazia che Pechino ha voluto sempre debellare a Hong Kong.

A Hong Kong, invece, le lucine nella notte sono ancora lampi di libertà

Dall’anno scorso radunarsi per accendere candele dopo il tramonto del 4 giugno è vietato anche a Hong Kong.

Nell’ex colonia britannica decine di migliaia di persone erano libere di riunirsi nella notte a Victoria Park, per ricordare i caduti.

Nel 2020 comunque alcune migliaia di hongkonghesi si erano dati appuntamento nel grande spazio di Victoria Park, luogo tradizionale di concentramento delle manifestazioni. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

ensione a Hong Kong, dove per il secondo anno consecutivo la polizia ha vietato la veglia per commemorare le vittime della strage di piazza Tiananmen a Pechino nel 1989. Poco prima, la polizia aveva fermato il traffico e istituito blocchi stradali su alcune delle principali arterie di scorrimento del traffico della città per effettuare controlli. (AGI - Agenzia Italia)

La risposta di uno degli studenti in piazza, alla domanda “fu un errore?”: “Sì, un grosso sbaglio Tiananmen rimane una sconfitta per la strategia d'ingerenza occidentale, ma un enorme successo a livello mediatico, considerando la risonanza che mantiene tuttora. (L'AntiDiplomatico)

A Hong Kong ieri, chiunque era in strada con questi oggetti veniva fermato e perquisito dalla polizia. Per molti è stato difficile sfuggire al controllo dei 7mila poliziotti predisposti alla sorveglianza delle strade dell'ex colonia britannica, nel giorno che segna il ricordo del massacro di piazza Tiananmen. (Il Manifesto)

«Sono già nel mirino per aver collaborato all'organizzazione del ricordo a lume di candela dello scorso anno. Il pugno di ferro di Pechino serve a far capire che il principio di «uno stato due sistemi» concordato con Londra e destinato in teoria a durare fino al 2047 - è stato definitivamente cancellato (il Giornale)

Almeno sei arresti ieri ad Hong Kong, tra cui la 37enne Chow Hang Tung, finita in manette per aver scritto sui social «accendete delle luci, ovunque vi troviate». (La Stampa)

Così una portavoce del servizio di azione esterna della Ue (La Gazzetta del Mezzogiorno)