Amazon ammette: dipendenti costretti a fare pipì nelle bottiglie per non tardare le consegne

L'agone ECONOMIA

Iniziate a riconoscere le condizioni di lavoro inappropriate che avete creato per tutti i vostri dipendenti”

Erano però iniziate a trapelare alla stampa USA diverse testimonianze dei dipendenti che confermavano storie di questo tipo, in cui raccontavano di essersi ritrovati costretti a fare pipì in bottiglie di plastica per non arrivare in ritardo al luogo di consegna.

Dopo le polemiche scoppiate nelle ultime settimane negli Stati Uniti, Amazon lo ha ammesso: è vero che i suoi dipendenti a volte sono costretti a fare pipì in bottiglie di plastica per non tardare le consegne. (L'agone)

Ne parlano anche altre testate

Per questo, serve subito un nuovo scostamento per salvare imprese e partite Iva in crisi. Se poi le imprese non ne avessero avuto più diritto in base ai parametri, li avrebbero restituiti con la dichiarazione successiva. (Yahoo Finanza)

L’adozione del Codice di Comportamento dei dipendenti rappresenta una delle principali azioni ed è finalizzata all’attuazione delle strategie di prevenzione della corruzione: la predisposizione del Codice costituisce, pertanto, elemento essenziale del Piano triennale per la Prevenzione della Corruzione. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Ebbene, il colosso di Seattle ne ha dato conferma: in alcune circostanze, coloro che guidano i corrieri potrebbero infatti essere costretti a urinare nelle bottiglie per non perdere tempo con le consegne dei pacchi. (Webnews.it)

Un’ammissione clamorosa che arriva dopo una polemica sollevata da un tweet di un membro democratico della Camera Usa, Mark Pocan. «Solo perchè paghi i tuoi impiegati 15 dollari all’ora non ti rende un posto di lavoro all’avanguardia - aveva detto rivolgendosi al gigante dell’e-commerce - se costringi i tuoi impiegati a fare pipì nelle bottiglie di plastica». (Gazzetta del Sud)

Se fosse vero, ha twittato l’azienda, “nessuno lavorerebbe per noi.”. (Bisognino). Amazon aveva letteralmente preso in giro il deputato statunitense Mark Pocan, che aveva sostenuto che i lavoratori dell’azienda, soprattutto i fattorini, PER GLI ORARI INUMANI IMPOSTI DALLA MULTINAZIONALE, SONO COSTRETTI A URINARE NELLE BOTTIGLIE PER RISPARMIARE TEMPO. (IlTrigno.net)

“Sono tre anni che aspettiamo, siamo stanchi” dicono i lavoratori. Il presidio è stato organizzato dalle sigle sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm, Uglm di Torino a 18 giorni dai licenziamenti che scatteranno il 25 aprile, per ribadire al Governo la richiesta di un tavolo che abbia l’obiettivo di dare continuità al progetto Italcomp (LaPresse)