Matrimoni, divorzi e Covid: gli effetti della pandemia nel rapporto Istat

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COVID: LE ZONE ROSSE LOCALI, LE REGIONI CHE RISCHIANO L’ARANCIONE. Matrimoni e Covid: gli effetti della pandemia nel rapporto Istat. Nessuna sorpresa dal calo dei matrimoni nel 2020.

L’analisi è riferita al primo semestre 2020 e misura l’impatto della pandemia da Covid-19 su matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi, che registrano tutti un crollo.

Nei mesi primaverili del lockdown le chiese sono state chiuse e le funzioni religiose sospese, così come i matrimoni civili. (UniversoMamma)

Se ne è parlato anche su altri media

Il confronto con i dati del Censimento 2011 evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione, con ritmi simili alla media nazionale. L’età media degli stranieri è più bassa di 10,9 anni rispetto a quella degli italiani (35,9 anni contro 46,7). (Rete8)

Gli stranieri. Nel periodo 2011-2019 la popolazione straniera è aumentata del 5,0% in media ogni anno. Nel 2019 oltre la metà (54,5%) degli stranieri residenti nel Lazio proviene dall’Europa, un quarto (il 25,6%) è originario di un Paese asiatico. (AlessioPorcu.it)

Ursula von der Leyen: "L'Europa si riprenderà". Condividi. Nel 2025 il Pil italiano potrebbe segnare un +2,3 punti e un miglioramento dell'occupazione pari a circa 275 mila occupati e una riduzione del tasso di disoccupazione di 0,7 punti percentuali. (Rai News)

L'aumento del Pil "sarebbe associato ad un miglioramento dell'occupazione pari a circa 275 mila occupati e ad una riduzione del tasso di disoccupazione di 0,7 punti percentuali". Ulteriori ipotesi hanno riguardato la possibile allocazione dei fondi separando la componente cosiddetta tangibile da quella intangibile, quindi ricerca e sviluppo e digitale. (La Repubblica)

L'Istat invita gli instagrammer a postare foto legate al mondo agricolo. Nel caso in cui si smarriscano le credenziali ricevute è necessario scrivere all'indirizzo e-mail [email protected] , utilizzando l'indirizzo e-mail al quale si desidera che vengano reinviate. (Agronotizie)

Più alto è, invece, il tasso di disoccupazione (14,0% Abruzzo e 13,1% Italia) La riduzione è maggiore in provincia di Chieti con -3,0 per mille in media annua e in quella dell'Aquila ( -1,5 ). (ChietiToday)