Belmonte: mafia, rotoloni e aglio, ma il malocchio non c’entra

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Immortalavano “un maschio e una femmina” che armeggiavano davanti al chiosco di frutta e verdura.

I retroscena del blitz che ha portato in carcere 9 persone. PALERMO – Dall’aglio ai rotoloni di carta.

Non vendevano solo frutta, verdura e aglio ma pure i rotoloni di carta, dello stesso tipo che si vendono in mille angoli di strada.

Nella notte fra il 12 e il 13 giugno 2020 qualcuno rubò la merce che Pietro Gaeta custodiva nel suo furgone. (Livesicilia.it)

Su altre testate

La catena di omicidi. Il 10 gennaio 2019, è stato assassinato Vincenzo Greco, un manovale di 36 anni, genero del boss Filippo Casella Stanotte, i carabinieri del nucleo Investigativo hanno fatto scattare un nuovo blitz, che ha portato in carcere 9 per persone con l’accusa di associazione mafiosa. (La Repubblica)

Nel corso dell’indagine, seguita da un pool di magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Guido, ha ricostruito i movimenti della "famiglia" di Belmonte, inserita nel mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno. (Tp24)

L’indagine dell’operazione Limes, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido, è iniziata nel gennaio 2020, dopo tre omicidi e un tentato omicidio a Belmonte Mezzagno I Carabinieri nel corso dell’operazione eseguita all’alba a Belmonte Mezzagno, hanno anche trovato armi e droga. (Diretta Sicilia )

A emergere è pure la piena e attuale disponibilità di armi da parte della famiglia di Belmonte Mezzagno, delle quali solo due sono state rinvenute: un fucile da caccia marca Winchester cal Il 2 dicembre del 2019 a essere protagonista di un agguato è Giuseppe Benigno mentre era in macchina dopo essere stato affiancato da due soggetti. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

L’azienda algherese non è nuova a questo tipo di riconoscimenti, sono stati oltre 200 negli ultimi anni. Agli ESAO Awards si è aggiudicato due primi posti nelle categorie Best International e Miglior olio Italiano, con il suo extravergine Fruttato Cuor d’Olivo, confermando l’ottimo risultato già conseguito nella precedente edizione della stessa manifestazione. (Sardegna Reporter)

Per le presunte condotte illecite, è stata ritenuta, altresì, la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso in quanto sarebbero state poste in essere avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo riconducibile alla cosca di ‘ndrangheta operante sul territorio. (Corriere di Lamezia)