100 euro l'ora: è l'accordo con i medici veneti per i turni extra in Pronto Soccorso

Nurse Times INTERNO

Per individuare i dirigenti medici interessati le stesse aziende sanitarie pubblicheranno apposite manifestazioni di interesse.

In caso di esternalizzazione dei servizi di emergenza e urgenza, inoltre gli importi orari non potranno superare i 100 euro

La carenza di personale medico nei pronto soccorso del Veneto sembra essere risolto con un lauto accordo: 100 euro lordi all’ora.

Il secondo accordo stabilisce invece che a svolgere su base volontaria attività aggiuntive nei Pronto soccorso possano essere i dirigenti medici già in servizio nei Pronto soccorso o in altre Unità operative affini a medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza. (Nurse Times)

Ne parlano anche altre testate

Da tempo come assessorato abbiamo avviato una interlocuzione con gli uffici del Ministero dell’Economia al fine di concordare ulteriori strumenti che consentano politiche perequative, in primis dando applicazione alle previsioni del Patto per la Salute 2019-2021 ove si consente alle Regioni in equilibrio economico di incrementare i fondi contrattuali nel limite del 2% del monte salari 2018 anche in ottica “perequativa”. (PadovaOggi)

“Da tempo come assessorato – prosegue – abbiamo avviato una interlocuzione con gli uffici del Ministero dell’Economia al fine di concordare ulteriori strumenti che consentano politiche perequative, in primis dando applicazione alle previsioni del Patto per la Salute 2019-2021 ove si consente alle Regioni in equilibrio economico di incrementare i fondi contrattuali nel limite del 2% del monte salari 2018 anche in ottica 'perequativa'. (TG Padova)

In subordine potranno svolgere attività aggiuntive, sempre su base volontaria, anche medici in servizio presso altre U.O. Il secondo accordo, disciplina le attività aggiuntive che i dirigenti medici potranno svolgere presso le strutture di pronto soccorso alla tariffa oraria di 100 euro. (Radio Più)

«Ora i termini dell’accordo vanno estesi a tutte le Regioni d’Italia – commenta Guido Quici, Presidente della Federazione Cimo-Fesmed (cui aderiscono ANPO-ASCOTI, CIMO, CIMOP e FESMED) -. (Panorama della Sanità)

Ma sulle tariffe Roma fa dietrofront. Il Governo alleggerisce il braccio di ferro sui provvedimenti sanitari e non impugna gli aumenti per i turni aggiuntivi in medicina d’urgenza. D.D.A (Il Piccolo)

La Regione resisterà - è stato annunciato dal rappresentante dell'Esecutivo - su utilizzo specializzandi e l'esclusività dell'esercizio della professione infermieristica. A darne notizia è il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, il quale nel ricordare il provvedimento adottato dalla Regione specifica anche che le tariffe saranno applicate anche per i turni aggiuntivi dei medici e degli infermieri operanti nei reparti in cui si registrano maggiori tassi di assenza. (ilgazzettino.it)