Coronavirus, la diretta – Finita la riunione tra governo e sindacati: intesa raggiunta

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Abbiamo rivisitato l’elenco delle attività produttive indispensabili, in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici.

13.20 – Raggiunta intesa tra sindacati e governo. Intesa raggiunta tra governo e sindacati sull’integrazione all’elenco delle aziende essenziali che potranno derogare dallo stop previsto con il Dpcm delle 22 marzo scorso per fronteggiare il Coronavirus.

13.12 – Finito l’incontro sindacati-governo: “Risultati positivi”. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

L’elenco Ateco è stato modificato. Le parti sociali chiedevano di ridurre il numero dei comparti e dei lavoratori impegnati a garantire la produzione solo dei beni effettivamente essenziali durante questa fase di emergenza coronavirus. (QuiFinanza)

“Garantire sicurezza ai cittadini stranieri, così come a tutte le persone che in questo momento rischiano di restare ai margini, è un tema urgente che va affrontato per il bene loro e di tutta la comunità”, concludono. (rassegna.it)

Abbiamo presentato al Governo le nostre proposte - ha proseguito il leader della Uil - e abbiamo fatto un confronto serrato di merito. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, in un videomessaggio dopo l'intesa raggiunta con il governo. (Rai News)

L'allegato al decreto non è cambiato tanto, ma quel poco è stato sufficiente per convincere CGIL-Cisl e Uil a firmare. Limitazioni per i call center, e nuove categorie che potranno rimanere aperte, come quelle per la consegna a domicilio. (La Pressa)

4 ' di lettura. Il governo sembra essere riuscito a trovare un accordo con i sindacati e scongiurare il pericolo di scioperi che avrebbero procurato disservizi gravi per il Paese. (The Wam.net)

Mentre si svolgeva questo tavolo di confronto i lavoratori hanno aderito allo sciopero di 8 ore indetto dai sindacati per salvaguardare la salute di tutti i lavoratori. È stato tolto dall’elenco tutto ciò che non era essenziale, visto il momento difficile che stiamo vivendo». (LegnanoNews)